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Eu-ropa!!!

FOIBE: GIORNO DEL RICORDO. MEMORIE E VERITA’!!! «Non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica» (Il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano) - a cura del prof. Federico La Sala

sabato 10 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] «La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da (...)

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> FOIBE: GIORNO DEL RICORDO. MEMORIE E VERITA’!!! UE: da Mesic linguaggio inappropriato

mercoledì 14 febbraio 2007

Foibe, l’Ue critica la Croazia: da Mesic linguaggio inappropriato *

«Il linguaggio utilizzato dal presidente croato è inappropriato». Anche se inizialmente da Bruxelles non si era voluta esplicitamente prendere posizione sulle durissime parole del presidente della Croazia Mesic contro il discorso di Napolitano in ricordo delle Foibe (Mesic ha parlato di «razzismo, revisionismo storico e revanscismo politico»), adesso Pia Ahrenkilde, una delle portavoce della Commissione europea, sottolinea: «La Commissione ritiene che questo acceso scambio mostri quanto sia importante l’integrazione europea». La portavoce ha comunque ribadito l’auspicio già espresso martedì che le buone relazioni tra Croazia e Italia «si applichino anche a questa questione».

Proprio mercoledì il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha pronunciato davanti al parlamento europeo un discorso per rilanciare la Costituzione. E, rispondendo successivamente alle domande dei giornalisti, che gli chiedevano se siano gli egoismi economici o i buchi neri della memoria (come shoah e foibe) ad essere forieri di maggiori spaccature, Napolitano ha detto: «La soluzione di queste questioni sono i principi e i valori dell’Unione europea, di tolleranza, di pluralismo e di riconoscimento delle diversità e naturalmente di riaffermazione della libertà». Gli «egoismi nazionali» e le «visioni chiuse in senso nazionale» sono «certamente entrambe anacronistiche».

Poco prima, il Capo dello Stato, si era rifiutato di rispondere ad una domanda diretta di un giornalista inglese sulla querelle nata in Croazia dopo le sue dichiarazioni sull’eccidio delle Foibe. «Rispondo solo su questioni relative al contenuto del mio intervento nell’Aula del Parlamento europeo».

* l’Unità, Pubblicato il: 14.02.07, Modificato il: 14.02.07 alle ore 14.11


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