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Eu-ropa!!!

FOIBE: GIORNO DEL RICORDO. MEMORIE E VERITA’!!! «Non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica» (Il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano) - a cura del prof. Federico La Sala

sabato 10 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] «La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da (...)

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> FOIBE: GIORNO DEL RICORDO. MEMORIE - E VERITA’!!! NO ALLA MEMORIA UNILATERALE!!!

domenica 23 agosto 2009
Giaco Scotti non è uno scrittore attendibile; i suoi libri sulle foibe e Goli otok hanno richiamato l’attenzione di chi non le conosceva, ma ha scritto solo quello che gli andava; anche per lui i morti di Basovizza non sono molti, e chi è finito dentro è perhè se l’è andata a cercare; si è guardato bene dallo scrivere ’Goli Otok ’ quando Tito era ancora vivo, perchè sapeve che ci sarebbe andato anche lui; le foibe le ha inventate il fascismo, dimenticando che in Istria erano conosciute da sempre, usate per vendette personali, omicidi e altre cose del genere; a testimoniannza dell’origine fascista delle foibe cita i versi del Gerarca fascista Giuseppe Cobolli Gigli, che pretende di conoscere; con queste righe, che sono una favola calunniosa nei confronti delle famiglie Cobolli di Capodistria, dico di Capodistria perchè non hanno mai avuto antenati sloveni, come si può rilevare dagli atti anagrafici del comune di Capodistria, si è messo dulle spalle il reato di difammazione aggravata tramite Internet; non dice che Giuseppe Cobolli era stato un volontario giuliano nella prima guerra mondiale, insieme a Nazario Sauro e molti altri giuliani che hanno combattuto nelle fila del Regio Esercito; non dice che le famiglie Cobolli hanno dato all’Italia cinque medaglie d’oro al V. M., uno è il figlio di Giuseppe, Gerarca fascista secondo Scotti e feroce antislavo; le conoscenze sulla storia dell’Istria di Giacomo Scotti si eleveno ad un’ignoramzo astrale che è difficile raggingere; con la sua storia delle origini slovene di Guseppe Cobolli si è creato presso la comunità dei profughi istriani di Trieste l’appellativo del ’gran mona’, come ha dimostrato di essere e al quale io mi associo. In quanto al giorno del ricordo non sono cose che lo riguardano, riguardano gli Istriani e basta; sulle questioni delle foibe, dove son finiti pochi itliani, non dice che le popolazione slave si sono odiate da sempre e sterminate a vicenda, gli ustascia e i Cetnici hanno fatto fra di loro più morti dei fascisti e tedechi; ma Scotto non può parlare molto dei crimini titini, perchè abitando a Fiume è conosciuto dagli eredi di quei crimini e deve misurare la parole; non le misura invece nei confronti degli Istriani, come l’esempio riportato di Giusppe Cobolli, figlio deo nmaestro slovemo Nikolaus Kombol; ma se Scotti dice che Giuseppe Cobolli era figlio di quel maestro sloveno, io ho tutto il diritto di dirgli che a ze prioprio un gra mona. Vasco Vascon

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