In molti hanno fatto il paragone tra la morte dell’ispettore di Polizia Fabrizio Raciti a Catania e quella di Carlo Giuliani, il ragazzo morto durante gli scontri derivati dalla conferenza dei G8 tenutasi a Genova non pochi anni fa.
In molti hanno additato Raciti come un eroe. Ed in molti hanno sbagliato. Quell’ispettore di Polizia, a mio avviso, non voleva essere un eroe, forse non lo avrà neanche mai pensato in vita sua. Era solamente un uomo, che indossava una divisa, data dallo Stato (...)

Volevo post-mettere che il "Caro" l’ho usato perché mi fa un po’ pena una persona che riesce a fare tali associazioni mentali. Il servo l’ho intendevo in chiave di pedina, o anche di persona che fa presto ad assimilare come giusto una certa linea di pensiero. Il fatto di essere in una democrazia, non vuol dire che tutti possiamo permetterci di fare determinati paragoni. Quando si vuole inserire un’analogia, solitamente si associano i fini, i mezzi e i risultati di un determinato comportamento. L’analizzare i soli risultati mi sembra un modo superficiale di trattare una tesi. Non ho capito inoltre il nuovo intervento di Diana che nel preambolo ha scritto "dato che è persona di buon senso e culturalmente preparata"; sembra avvalorare solamente il mio apostrofo su Servi, dato che per rendere più sensato quello che dice si aggrappa ad una persona di cultura (riferendosi a sig. Morrone). Vorrei infine consigliargli di essere poco presuntuoso dato che esprime termini come "ipocrisia" non sapendo neanche di cosa si sta parlando. Saluti