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Per la pace e per l’Italia - nello spirito di Francesco!!!

NO DAL MOLIN - della guerra !!! BUONA-GIORNATA!!! PER LA MANIFESTAZIONE DI VICENZA, NAZIONALE ED EUROPEA - CONTRO OGNI vecchia e abUSAta TENTAZIONE, RICORDIAMO I "FATTI DI GENOVA" E LA "MORTE" DI CARLO GIULIANI !!! PER LA PACE, INVITIAMO IL PAPA E IL CARDINALE RUINI A "DEPORRE LE ARMI" E A PARTECIPARVI: A USCIRE DAL VATICANO, E FARE COME PAPA WOJTYLA!!! Per l’identità, non perdiamo la differenza tra il metro della politica e il metro di Cristo!!! Una riflessione (2001) del teologo Giovanni Felice Mapelli - a cura di pfls.

sabato 17 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La Chiesa risponde ad un’alterità, che non è di questo mondo.
Sotto questa luce evangelica sono pochi i momenti in una lunga serie di secoli in cui essa è stata fedele al suo Maestro: San Paolo dice "Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è nulla per ridurre a nulla le cose che sono (le cose che "credono di essere" più letterale).
Questo non significa una Chiesa degli estremismi e degli estremisti: ma nemmeno una Chiesa delle (...)

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> PER LA MANIFESTAZIONE DI VICENZA - CONTRO OGNI ALLARMISMO e TENTAZIONE, RICORDANDO I " FATTI DI GENOVA" E LA "MORTE" DEL GIOVANE CARLO GIULIANI !!!

giovedì 15 febbraio 2007

MAO VALPIANA: VICENZA. ISTRUZIONI PER L’USO *

"Bisogna arrivare a moltitudini che rifiutino la guerra, che blocchino con le tecniche nonviolente il potere che voglia imporre la guerra". Diceva cosi’ Aldo Capitini, filosofo e fondatore del Movimento Nonviolento.

Sabato 17 febbraio saremo a Vicenza, per manifestare contrarieta’ alla nuova base militare, com’e’ naturale che sia e come facciamo da quarant’anni...

Forse non tutti sanno che nel 1967 la prima Marcia antimilitarista da Milano a Vicenza, promossa dal Movimento Nonviolento, si concludeva proprio davanti alla caserma Ederle. Oggi come allora noi pensiamo che le basi militari, le servitu’ militari, le armi anche nucleari presenti in quelle basi, le alleanze militari internazionali, non siano di aiuto alla pace ma al contrario favoriscano il pericolo di guerra.

Cio’ che storicamente e’ avvenuto prima e dopo il 1989 purtroppo ci ha dato ragione.

* La nonviolenza e’ rifiuto assoluto della guerra e della sua preparazione.

E le ragioni profonde dell’antimilitarismo si possono esprimere solo con la nonviolenza, perche’ qualsiasi cedimento alla violenza (persino quella verbale) favorisce la degenerazione militarista, che e’ la morte della democrazia.

*

In passato abbiamo manifestato contro la Nato e contro il Patto di Varsavia, contro l’esercito americano e contro quello sovietico, contro la guerra del Viet-Nam e contro l’invasione della Cecoslovacchia; siamo stati contro l’aumento delle spese militari, votate dai governi democristiani e approvate anche dai comunisti. Con lo stesso spirito oggi ci opponiamo alla base vicentina approvata dal governo Berlusconi e confermata dal governo Prodi. Il nostro obiettivo e’ la riduzione di ogni presenza militare, e non la caduta di questo o quel governo. Percio’ non accettiamo lezioni e non temiamo intimidazioni. La scelta nonviolenta e’ matura e consapevole, sia sul piano morale che politico. *

Quarant’anni fa gli amici della nonviolenza che manifestavano contro le basi militari a Vicenza erano 80; sabato a Vicenza ci saranno ottantamila persone che vogliono manifestare pacificamente: le idee camminano e non si possono fermare...

La manifestazione di Vicenza deve essere una grande manifestazione di popolo, partecipata e positiva come lo sono sempre state le marce per la pace Perugia-Assisi. Non ci sono ragioni per creare allarmi e preoccupazioni che vengono da chi si augura che cio’ non sia.

Certo, qualche vero imbecille o imbecille pagato ci puo’ sempre essere, ma la forza della nonviolenza e la tensione ideale annulleranno qualsiasi tentativo di rovinare la festa.

Le forze dell’ordine hanno il compito istituzionale di garantire che i cittadini possano manifestare liberamente e pacificamente il loro pensiero.

Come amici della nonviolenza abbiamo il massimo rispetto per le forze dell’ordine, e le aiuteremo a svolgere nel migliore dei modi il loro lavoro al servizio della democrazia. * Come Movimento Nonviolento andremo a Vicenza in treno, partendo dalla stazione di Verona alle 11,30. Ci raduneremo davanti alla stazione di Vicenza, in campo Marzo, dalle 12,15 alle 13, e poi raggiungeremo l’ampia area verde sotto le mura di viale Mazzini e ci uniremo in questo punto al corteo. Avremo le bandiere della nonviolenza (due mani che spezzano il fucile, sui colori dell’arcobaleno).

Ci incontreremo dunque alle ore 13 in viale Mazzini, insieme agli amici della Rete Lilliput, di Unicomondo, dei Beati i costruttori di pace e i gruppi scout. Arrivederci a Vicenza.


* Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: mao@sis.it, e anche presso la redazione di "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.

Mao (Massimo) Valpiana e’ una delle figure piu’ belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e’ nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e’ impegnato nel Movimento Nonviolento (si e’ diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e’ membro del comitato di coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l’altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e’ stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un’azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e’ stato assolto); e’ inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell’Obiezione di Coscienza); e’ stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta’ con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita’ su nostra richiesta, e’ nel n. 435 del 4 dicembre 2002 di questo notiziario.

Aldo Capitini e’ nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E’ morto a Perugia nel 1968. E’ stato il piu’ grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia.

Opere di Aldo Capitini:

-  la miglior antologia degli scritti e’ (a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori), Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche’ integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell’epoca - bibliografia degli scritti di Capitini);
-  recentemente e’ stato ripubblicato il saggio Le tecniche della nonviolenza, Linea d’ombra, Milano 1989; una raccolta di scritti autobiografici, Opposizione e liberazione, Linea d’ombra, Milano 1991, nuova edizione presso L’ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; e gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996;
-  segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991; e la recentissima antologia degli scritti (a cura di Mario Martini, benemerito degli studi capitiniani) Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004.

Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta@sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu’ reperibili in libreria (tra cui i fondamentali Elementi di un’esperienza religiosa, 1937, e Il potere di tutti, 1969).

Negli anni ’90 e’ iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998.

Opere su Aldo Capitini:

oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno:
-  Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988;
-  Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988;
-  Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989;
-  Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini.Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991;
-  Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell’esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991;
-  Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003;
-  AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998;
-  Antonio Vigilante, La realta’ liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999;
-  Pietro Polito, L’eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001;
-  Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004;
-  Massimo Pomi, Al servizio dell’impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005;
-  Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005;
-  cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d’Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001;
-  per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato;
-  numerosi utilissimi materiali di e su Aldo Capitini sono nel sito dell’Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: www.aldocapitini.it,
-  altri materiali nel sito www.cosinrete.it;
-  una assai utile mostra e un altrettanto utile dvd su Aldo Capitini possono essere richiesti scrivendo a Luciano Capitini: capitps@libero.it, o anche a Lanfranco Mencaroni: l.mencaroni@libero.it, o anche al Movimento Nonviolento: tel. 0458009803, e-mail: azionenonviolenta@sis.it]


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