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Per la pace e per l’Italia - nello spirito di Francesco!!!

NO DAL MOLIN - della guerra !!! BUONA-GIORNATA!!! PER LA MANIFESTAZIONE DI VICENZA, NAZIONALE ED EUROPEA - CONTRO OGNI vecchia e abUSAta TENTAZIONE, RICORDIAMO I "FATTI DI GENOVA" E LA "MORTE" DI CARLO GIULIANI !!! PER LA PACE, INVITIAMO IL PAPA E IL CARDINALE RUINI A "DEPORRE LE ARMI" E A PARTECIPARVI: A USCIRE DAL VATICANO, E FARE COME PAPA WOJTYLA!!! Per l’identità, non perdiamo la differenza tra il metro della politica e il metro di Cristo!!! Una riflessione (2001) del teologo Giovanni Felice Mapelli - a cura di pfls.

sabato 17 febbraio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La Chiesa risponde ad un’alterità, che non è di questo mondo.
Sotto questa luce evangelica sono pochi i momenti in una lunga serie di secoli in cui essa è stata fedele al suo Maestro: San Paolo dice "Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è nulla per ridurre a nulla le cose che sono (le cose che "credono di essere" più letterale).
Questo non significa una Chiesa degli estremismi e degli estremisti: ma nemmeno una Chiesa delle (...)

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> NO DAL MOLIN - della guerra !!! ---- Vicenza non andrà alle urne domenica prossima per votare sull’ampliamento della base Usa del Dal Molin. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensione del referendum previsto per il 5 ottobre.

mercoledì 1 ottobre 2008

Vicenza, annullato il referendum sulla base Usa

Vicenza non andrà alle urne domenica prossima per votare sull’ampliamento della base Usa del Dal Molin. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensione del referendum previsto per il 5 ottobre. A comunicare il no alla consultazione referendaria è stato per primo l’avvocato Alessandro Moscatelli, uno dei legali del Comitato per il sì al Dal Molin, favorevole all’ampliamento della base. Ma gli effetti della decisione si sono riversati soprattutto sui NoDal Molin, che ora si vedono nuovamente sottratta la possibilità di un pronunciamento popolare sulla faraonica base militare americana che accusano di stravolgere l’intero territorio vicentino. La consultazione popolare era stata promossa dal Comune di Vicenza, il cui sindaco Achille Variati, del Pd, aveva deciso di sondare l’opinione degli abitanti sulla possibilità di acquistare l’area demaniale destinata all’ampliamento della base. Ma secondo quanto si apprende dal fonte del sì, l’ordinanza del Consiglio di Stato ha giudica il referendum «illegittimo» perché avrebbe per oggetto un auspicio «irrealizzabile»: quello di acquisizione al Comune della zona aeroportuale, mentre non meglio precisate «autorità competenti» si sono già pronunciate in senso sfavorevole al passaggio dell’area in questione dal demanio al comune. Così la quarta sezione del Consiglio di Stato, riunita in camera di Consiglio, ha sospeso l’efficacia del provvedimento del Tar che aveva detto no alla richiesta di fermare la consultazione popolare deliberata dal consiglio comunale di Vicenza.

Dunque, sostengono ancora i magistrati del Consiglio di Stato: «Non occorrono infatti sondaggi per accertare il fatto che i cittadini sono favorevoli ad aumentare il patrimonio del comune in cui vivono.Sarebbe come chiedere loro se sono favorevoli ad aumentare il loro patrimonio personale».

Festeggiano al comitato del sì, dove il portavoce Roberto Cattaneo ritiene che «ora sia il momento per tutti di fare un passo indietro e discutere sulle compensazioni e sul ritorno economico che Vicenza si aspetta dalla nuova struttura».

Non si danno per vinti, invece, i vicentini del fronte del no, che anzi si danno appuntamento in serata per un cacerolazo, una protesta popolare con sbattimenti di pentole e coperchi alla maniera sudamericana. «Vogliamo mostrare l’indignazione contro un atto di autoritarismo» ha spiegato Marco Palma, del presidio permanente.

Sconcertati dalla decisione del Consiglio di Stato che annulla la consultazione di domenica prossima, gli eurodeputati della sinistra -Roberto Musacchio (Prc), Vittorio Agnoletto (Prc), Umberto Guidoni (Pdci) e Sepp Kusstatscher (Verdi) - hanno chiesto invece un incontro immediato al prefetto di Vicenza per «esporre al rappresentante del Governo le loro opposizioni» anche alla luce della sospensiva del referendum popolare sull’ampliamento della base decisa dal Consiglio di Stato.

Al di là della sospensiva rispetto al referendum del 5 ottobre, spiegano i quattro eurodeputati, bisognerà «operare in ogni modo affinchè sia consentito ai cittadini di pronunciarsi democraticamente».

* l’Unità, Pubblicato il: 01.10.08, Modificato il: 01.10.08 alle ore 16.44


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