Tornano in piazza gli attivisti contro la base Usa di Vicenza A Padova fermati alcuni manifestanti con biglie di ferro
Tafferugli al corteo "No Dal Molin"
La polizia blocca i manifestanti
VICENZA - Tafferugli tra polizia e manifestanti al corteo contro l’ampliamento della base militare di Vicenza. Sono volati sassi e lacrimogeni. I manifestanti si erano attestati su un ponte sul corso d’acqua che circonda la base. Il contatto tra i carabinieri si è verificato quando questi ultimi hanno attraversato il ponte. Per difendersi i manifestanti hanno utilizzato scudi di plexiglass e fumogeni. In breve tempo l’aria della zona è diventata irrespirabile per il lancio di lacrimogeni. Nel frattempo il corteo è ancora fermo.
La tensione è esplosa dopo la richiesta del corteo che voleva poter sfilare senza la presenza delle forze dell’ordine. Secondo gli organizzatori, la presenza non prevista degli uomini in divisa non permetterebbe un regolare svolgimento della manifestazione. "Non aspettiamo di essere a contatto diretto con le forze dell’ordine, non vogliamo rischiare. Loro devono rimanere all’interno dell’area del Dal Molin come era previsto. Le strade della città sono nostre e devono essere lasciate libere abbiamo diritto di percorrerle liberamente - dice il leader del comitato ’No Dal Molin’ Cinzia Bottene - "Non abbiamo mai nascosto le nostre intenzioni, oggi varcheremo la linea rossa ed entreremo nella base, per noi non e’ un’occupazione".
In testa al corteo ci sono le donne del presidio contro la base Usa con lo striscione "No Dal Molin, yes we can". Il percorso prevede il giro della zona recintata dove sorgerà la nuova base. Domani una delegazione dei No dal Molin sarà all’Aquila in segno di solidarietà con la delegazione di abruzzesi giunta oggi a Vicenza. Sul cartellone che indicava le prenotazioni al viaggio, sistemato all’interno del presidio, erano indicate 34 persone.
Alcuni manifestanti in partenza da Padova e diretti a Vicenza sono stati fermati dalla polizia. Da quanto si apprende sono state sequestrati alcuni sacchetti contenti biglie di ferro e bulloni. Un giovane è stato fermato e portato in questura.
"E’ in atto una vergognosa militarizzazione della città" con il chiaro obiettivo da parte del Governo "di creare tensione e non far partecipare i vicentini alla manifestazione" denuncia il leader dei Disobbedienti del nordest, Luca Casarini.
* la Repubblica, 4 luglio 2009