10 marzo, il grande trillo
di Paolo Hutter (il manifesto, 09.03.2007)
Chi può faccia un ultimo sforzo per venire di persona domani a Roma alla manifestazione di piazza Farnese. Ma a tutti, proprio a tutti quelli che condividono la fondamentale richiesta di civiltà e laicità, è rivolto l’invito di partecipare comunque al momento collettivo della «Sveglia per i diritti», fissata per le 18 di domani sabato. Dal palco di piazza Farnese, attraverso le radio e le tv che saranno collegate in diretta, verrà dato il segnale del «grande trillo». Con le sveglie tradizionali, con il trillo dei cellulari, con i fischietti, con i clacson per chi sarà in auto, ovunque e da qualunque parte si potrà partecipare e dare in questo modo un’adesione concreta. «In particolare lo proponiamo a bar negozi balconi cortili. E a congressi e manifestazioni»: dice il sito www.dirittiora.it, che lancia l’iniziativa e raccoglie le adesioni.(a info@dirittiora.it o a svegliaperidiritti@libero.it).
L’idea è quella di ridurre la sproporzione evidente tra la grandezza del conflitto epocale sul riconoscimento delle coppie e i limiti della manifestazione e della macchina organizzativa del movimento gay. Innanzitutto partecipare al «grande trillo», sintonizzarsi per un attimo sulle dirette, è un’occasione che sta cogliendo chi ha organizzato in contemporanea iniziative su altri temi : dai No Tav a Bolzano,ai Cantieri di Pace a Torino, al convegno contro la cementificazione a Cernusco - per citare i primi tre che hanno aderito. Anche i minimi «punti-sveglia» comunque saranno utili, a partire da quelli individuali. Poi discuteremo se e come sarebbe stato possibile organizzarsi meglio. Ora usiamo le ultime ore e tutti i contatti per includere, per stare collegati, per farci sentire. E anche per contrastare il pessimismo: in fin dei conti il Senato non rappresenta la società italiana. Domani alle 18 il primo grande trillo. Altri seguiranno.