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Per il dialogo, quello vero...

DEMOCRAZIA E "CATTOLICESIMO": LA "LEZIONE" DI TRILUSSA. "DICO" E ANCORA "DICO": IMPARIAMO A CONTARE E A CONTAR-CI !!! A PARTIRE DA "D-ue-IO" E NON DA un "UNO" e da uno "ZERO" che si nasconde dietro un altro UNO!!! La matematica della Costituzione (come di Mosè e del "Buon Pastore") non è un’opinione e non è la matematica delle "pecore" del Pastore-Faraone - a cura di Federico La Sala

Per l’Italia, "Due Soli"(Dante) !!! La Costituzione è la nostra "Bibbia civile"!!!
sabato 10 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
I NUMMERI *
Conterò poco, è vero:
- diceva l’Uno ar Zero -
ma tu che vali! Gnente: proprio gnente!
Sia ne l’azzione come ner pensiero
Rimani un coso voto e incorcrudente.
Io invece se me metto a capofila
De cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
E’ questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso
TRILUSSA, Poesie scelte, Mondadori. (...)

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> DEMOCRAZIA E "CATTOLICESIMO"."DICO" E ANCORA "DICO" --- "AMANO". DEPUTATI E SENATORI da che parte state? Dalla parte di chi nega i diritti o da quella di chi i diritti li difende e li garantisce? (di Giovanni De Mauro)

sabato 23 gennaio 2016

Amano

Giovanni De Mauro, direttore di (Internazionale, 22.01.2016)

Basta cercare di spiegare a delle bambine e a dei bambini di otto anni il dibattito sulle unioni civili che occupa le prime pagine dei giornali da qualche settimana (anzi, da secoli, la prima proposta di legge risale al 1988) per rendersi conto di quanto sia assurdo: c’è chi vuole impedire a due persone che si amano di sposarsi e avere dei figli solo perché sono omosessuali.

D’altra parte siamo rimasti davvero in pochi, con Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia. Tutti gli altri, e in particolare i paesi europei a cui ci piace tanto paragonarci, hanno da tempo trovato forme e modi per regolare le unioni delle coppie omosessuali. Senza che questo abbia provocato contraccolpi devastanti nella società.

Già sul divorzio e sull’aborto la classe politica italiana aveva dimostrato la sua incapacità di stare al passo con i tempi, di interpretare i bisogni e gli orientamenti dei cittadini che dovrebbe rappresentare. E oggi la semplice domanda che andrebbe rivolta ai 630 deputati e ai 315 senatori italiani è: da che parte state? Dalla parte di chi nega i diritti o da quella di chi i diritti li difende e li garantisce?


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