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SCUOLA: IL 4 giugno SCIOPERO GENERALE. STATALI, IL 1° GIUGNO. TUTTI PER IL CONTRATTO DI LAVORO. ACCORDO FATTO. SCIOPERO REVOCATO - a cura di pfls

E’ stata firmata nella notte l’intesa a Palazzo Chigi tra il governo e i tre leader sindacali di CGIL, CISL ed UIL
martedì 29 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il malessere della scuola che culmina con lo sciopero viene da lontano. In questi ultimi mesi insegnanti, dirigenti scolastici, alunni e genitori hanno dovuto fronteggiare emergenze di ogni tipo. Dal taglio ai finanziamenti a quello degli organici, dall’impossibilità di nominare e pagare i supplenti per mancanza di fondi alla carenza degli spessi per i commissari della maturità, solo per citare quelle che hanno messo maggiormente in difficoltà gli operatori della scuola. "Le scuole (...)

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> SCUOLA: IL 16 APRILE SCIOPERO GENERALE. MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA - a cura di pfls

lunedì 2 aprile 2007

Scuola, i sindacati: si farà lo sciopero il 16 aprile*

«Come siamo entrati, così siamo usciti». È laconico Massimo Di Menna, della Cisl, nel comunicare l’esito dell’incontro a Palazzo Chigi tra premier Romano Prodi, i ministri della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni e dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa e i rappresentanti sindacali del comparto scuola. Il 16 aprile prossimo «lo sciopero resta confermato», conclude. Fumata nera dopo un faccia a faccia di due ore che lascia delusi i sindacati confederali, Snals e Gilda.

Tema caldo, le risorse per il rinnovo contrattuale. Risorse che, accusano i sindacati, il governo per bocca di Padoa Schioppa non ha ancora quantificato. «Anzi nemmeno ci sono», dice Enrico Panini, della Cgil: «Padoa Schioppa ci ha detto che non si sono le risorse economiche da reinvestire nel comparto della scuola, o che se ci sono sarebbero talmente esigue da segnare una distanza tra le nostre richieste e loro». Dunque, così stando le cose, lo sciopero del 16 resta confermato, in coincidenza con quello indetto per tutto il pubblico impiego. Le rappresentanze di base, che venerdì a Palazzo Chigi hanno avuto un incontro con Letta e Nicolais, minacciano addirittura il blocco degli scrutini di fine anno.

Altro tema «caldo» è il destino del "tempo pieno". Proprio sabato scorso il premier, da Bologna, ha annunciato un ddl per il ripristino del tempo pieno, di fatto abrogato dalla riforma Moratti, e un migliaio di insegnanti in più non solo per garantire l’attuazione di questo tempo pieno ma anche per la scuola dell’infanzia. Il provvedimento («che avrà la precedenza nel cammino legislativo» ha assicurato il presidente del Consiglio) ripristinerà le 40 ore settimanali (rispetto alle 33 previste dalla Moratti senza le quattro ore di compresenze di docenti assicurate invece dal tempo pieno tradizionale).

* l’Unità, Pubblicato il: 02.04.07 Modificato il: 02.04.07 alle ore 17.24


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