Gli investigatori hanno scoperto come comunicava che il boss mafioso
Utilizzava alcuni passi del Nuovo e del Vecchio Testamento
Usava la Bibbia per scrivere pizzini
Il codice segreto di Provenzano *
PALERMO - Poche ore dopo l’arresto, chiuso nel suo mutismo, aveva aperto bocca solo per chiedere agli investigatori la sua Bibbia. Non una qualsiasi, ma quella che Bernardo Provenzano aveva sempre accanto a sè. Quella con quelle note scritte di suo pugno con grafia incerta e minuta.
E oggi si capisce il perché di tanto interesse. Il boss mafioso utilizzava un codice nascosto tra le frasi della Bibbia, per ricordare chi fossero i propri interlocutori. E usava alcuni passi del Nuovo e del Vecchio Testamento della Bibbia per indicare alcuni dei suoi interlocutori con i ’pizzini’.Una scoperta fatta dopo l’operazione antimafia che la notte scorsa ha portato nel palermitano all’esecuzione di nove fermi.
In uno dei biglietti a sfondo vagamente religioso, Provenzano scrive: "Benedica il Signore e ti proteggi. Il Signore faccia risplendere su di... E ti conceda la sua". Una frase che sembra un’invocazione religiosa, seguita da una seria di numeri. Siglie che apparentemente sembrano indicare gli autori del Vecchio e del Nuovo Testamento. E invece si riferiscono ad altri boss mafiosi. P.bd 65 è Pietro Badagliacca. .N 25 è Nino Rotolo, NN 164 è Nino Cinà, Aless parente 121 è Matteo Messina Denaro, 30 gr, e pic. sono Salvatore Lo Piccolo e il figlio Sandro, entrambi latitanti come Messina Denaro. Tra loro c’è anche uno degli uomini finiti in carcere oggi, cioè ’Gius 76’, che dovrebbe essere Giuseppe Bisesi.
* la Repubblica, 23 giugno 2007