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Economia, politica, e società ...

L’ITALIA DEL LAVORO PRECARIO. QUESTIONI DI VITA: UN AGGIORNAMENTO. LAVORATORI ATIPICI, A TERMINE, PRECARI, IPER-PRECARI. "OCCUPATI" E "SCADUTI": TOTALE, QUATTRO MILIONI. Un "resoconto" (da uno studio dei dati dell’Istat e dell’Isfol) di Federico Pace - a cura di pfls

sabato 24 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Ma cosa si può fare per rendere meno difficile l’alternanza tra periodi di occupazione e periodi di non occupazione? Per Mandrone si deve partire soprattutto da un miglioramento dei servizi di intermediazione. “Servizi pubblici in primo luogo ma anche privati al fine di minimizzare i tempi di non occupazione. Investire in formazione durante tutta la vita lavorativa, per “essere sempre pronti “ per la domanda del mercato. Avere garanzie sulla continuità del reddito e (...)

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> L’ITALIA DEL LAVORO PRECARIO. QUESTIONI DI VITA: UN AGGIORNAMENTO. ---- Insulti ai precari, scoppia il caso Brunetta.

giovedì 16 giugno 2011

GOVERNO

-  Insulti ai precari, scoppia il caso Brunetta
-  Bersani: "Estremista e preoccupante"

Il ministro della Funzione pubblica ripreso in un video in cui definisce i precari "L’Italia peggiore". Il segretario del Pd: "Lui e il governo non comprendono i cambiamenti del paese e della società". Donadi, Idv: "Andrà a casa". La Cgil: "Offesa per tutti i lavoratori". Critiche anche dalla maggioranza. La replica del ministro: "Azione mediatica premeditata. Ribadisco, siete l’Italia peggiore, ridirei tutto". Domani presidio dei precari al ministero *

ROMA - "Hanno divorziato dalla realtà. E stanno perdendo la testa". Non si fanno attendere le reazioni al comportamento di ieri del ministro Brunetta, ripreso in un video 1girato a margine di un convegno a Roma nella "Giornata dell’Innovazione". Al termine dell’incontro un gruppo di precari chiede la parola, che gli era stata accordata in precedenza. E malgrado la cortesia con cui i giovani erano arrivati sul palco, al solo udire la parola "precari" il ministro è sbottato e se n’è andato, definendoli "L’Italia peggiore". Quindi ha abbandonato la scena in macchina, rischiando anche di investire un membro del gruppo.

VIDEO: BRUNETTA E I PRECARI 2 - BRUNETTA A LA7 3
-  LA REPLICA DEL MINISTRO 4

Ospite di Otto e mezzo a La7, Brunetta ha poi rincarato la dose 5: "Basta con la retorica del precariato, ci vuole concretezza. Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perchè suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: ’bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette’, lei risponde sempre no. Quello è il modo migliore se vuole lavorare, scaricare la cassette, per tutti gli italiani", ha concluso. Intanto, sulla pagina Facebook di Brunetta crescono le risposte al comportamento del ministro. E per domani alle 18.00 è previsto un presidio dei precari davanti al ministero della Funzione Pubblica, con l’obbiettivo di "dire al ministro che l’Italia peggiore è fatta da chi insulta questo paese", secondo gli organizzatori. Che aggiungono: "Chi non se ne va, chi studia, chi lavora, chi lotta per i proprio diritti rappresenta l’Italia migliore. Un’Italia che vuole rispetto".

Bersani: "Ha divorziato dalla realtà". Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, Renato Brunetta esprime "il divorzio tra il governo e la realtà che si è visto in questi mesi". Secondo Bersani, "Nelle espressioni estreme di Brunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella scietà italiana. Mettendo in fila gli avvenimenti degli ultimi mesi, tutto segnala una realtà profonda che si muove. E quando un governo, con la sua punta estrema Brunetta, mostra questo limite, c’è da essere preoccupati". Il segretario conclude: "è la discussione interna al centrodestra che non tiene conto della più grande crisi economica del dopoguerra". A Bersani fa eco il presidente del gruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro, che dice: "Dichiarazioni indecenti. Evidentemente il governo non ha recepito il messaggio delle urne".

Alle parole del segretario si aggiungono quelle di Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd: "Dichiarazioni inaccettabili. Se avesse un minimo senso delle istituzioni, Brunetta dovrebbe dimettersi".

Vendola: "Regressione civile". Il presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola commenta il caso Brunetta: "Il comportamento e le parole usate ieri in diversi episodi da parte del ministro Brunetta sono inaccettabili, di fronte alla situazione dei precari, di fronte ad un tema che costituisce un’autentica tragedia sociale". Prosegue Vendola: "E’ inaccettabile perchè non si può liquidare con volgarità un problema che interroga la coscienza civile e democratica del nostro Paese. Il dramma della precarietà viene evocato dal Pontefice come da Draghi come una vera e propria piaga sociale. Gli atteggiamenti del ministro Brunetta sono altri segni della regressione civile che ha contraddistinto il governo delle destre in Italia". Critiche anche da Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista: "Brunetta, non contento di licenziare i precari adesso li insulta anche. Eppure esiste una strada semplice per assumere i precari del pubblico impiego: basta dimezzare gli stipendi dei parlamentari e chiudere gli enti inutili che Brunetta e i suoi amici si guardano bene dal chiudere".

Bonelli (Verdi): "E’ solo un violento". Il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli risponde al ministro: "Brunetta è solo un violento: si dimetta e vada lui a scaricare le cassette ai mercati generali. La sua presenza al governo è inacettabile: non si è mai visto un ministro della Repubblica che insulta milioni di precari che non possono programmare la loro esistenza e le loro famiglie che ogni giorno devono confrontarsi con problemi enormi".

Donadi: "Gli italiani lo manderanno a casa". Arriva anche il commento di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera: "Renato Brunetta è un pessimo ministro che, oltre a far male il proprio compito, incendia gli animi con dichiarazioni inaccettabili ed offensive. In un Paese normale non gli sarebbe stato consentito di occupare la poltrona così a lungo, ma ci penseranno gli italiani a mandarlo a casa". Anche Leoluca Orlando commenta il comportamento del ministro: "Brunetta è indegno del suo ruolo. L’ignobile offesa fatta ieri ad alcuni precari, che volevano semplicemente conferire con lui, è vergognosa e inqualificabile".

Cgil: "E’ lui l’Italia peggiore". Secondo Fabrizio Fratini, segretario nazionale Fp Cgil, quella di ieri di Brunetta sui precari è "l’ennesima scenata del ministro che, intollerante come sempre a ogni forma di dissenso. Un atto volgare che offende i lavoratori tutti, non solo quei precari", scrive Fratini in una nota. E conclude: "A proposito delle Italia peggiore, avremmo da suggerirgli un bersaglio più idoneo per le sue battute di caccia mediatiche: l’Italia che bandisce concorsi ma che non assume i giovani che li vincono".

Critiche dalla maggioranza. Costanza Castello, coordinatrice nazionale dei Club di Forza del Sud, prende le distanze dal ministro: "Se Brunetta non è capace di equiparare diritti e doveri dei lavoratori italiani, eviti almeno di ergersi a detentore di un punto di vista privilegiato sul mondo, si faccia da parte e si dimetta". Una posizione simile anche per Marco Pugliese, coordinatore regionale per la Campania: "Trovo alquanto indecoroso le parole pronunciate da Brunetta. Forse anche per questo oggi la maggioranza in Parlamento è precaria".

Alle critiche di FdS si aggiungono quelle di Arturo Iannaccone, deputato dei Responsabili: "Dal ministro della Funzione pubblica ci aspettiamo che si scusi con i giovani precari, e che proponga delle soluzioni concrete ai problemi di chi è senza lavoro, in particolare nel Sud".

Brunetta: "Ridirei tutto, siete l’Italia peggiore". Arriva la replica del ministro, anche in video 6, e smentisce le accuse ai precari in generale, specificando di aver rivolto le sue parole al gruppo presente nel luogo del convegno. Dice Brunetta: "I fatti, innanzitutto. Al termine del mio intervento, una signora tra il pubblico ha chiesto di poter prendere la parola. Le ho chiesto di salire sul palco, ma ho preferito lasciare la sala quando ho capito che la signora intendeva sollevare il problema dei precari nella Pubblica Amministrazione: un argomento non solo estraneo al tema del convegno ma che avrebbe richiesto bel altro tempo e ben altra attenzione. A quel punto da parte di alcuni suoi sodali sono iniziati a volare insulti accompagnati dall’esposizione di un grande striscione di protesta, a riprova di quanto la loro azione fosse stata premeditata con cura a fini mediatici. Da qui il mio duro giudizio su lorsignori (non certo sui precari tout court), che ribadisco con forza: siete l’Italia peggiore" . Il ministro prosegue: "L’Italia peggiore è quella di quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interrompere i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina per poi passare subito il video ai giornali amici, che notoriamente pullulano di precari". Brunetta non risparmia nessuno e conclude: "L’Italia peggiore è di quanti si nascondono compiacenti dietro questi signori, come Bersani e Orlando, sostenendoli in maniera strumentale pur senza conoscere argomenti e fatti. L’Italia peggiore è quella che usa la Rete come un manganello per agguati squadristici, senza aver nulla da dire. Che pena". E in serata dal ministro arriva un’ulteriore precisazione: "Ridirei tutto".

* la Repubblica, 15 giugno 2011 (Ripresa parziale).


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