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Dio è amore ("charitas")? No, Dio è "caro prezzo" ("caritas"). Il "van-gelo" imperiale aggiornato !!!

TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE E IMPERO UNIVERSALE ("CATTOLICO"). CONTRO IL "DOCETISMO" VATICANO, LA LEZIONE MAGISTRALE DI JON SOBRINO (A NAIROBI, il 20 gennaio 2007). Una breve sintesi di p. Alex Zanotelli - a cura di pfls

domenica 25 marzo 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] ha ricordato il martirio di Romero, suo grande amico, ma anche quello dei suoi confratelli gesuiti, Ignacio Ellacuria e compagni, trucidati insieme alla cuoca e alla figlia Celina, presenti, nel 1989, (lui è scampato alla morte perchè si trovava in Thailandia).
Mi ha commosso vedere questo uomo fragile ma grande testimone del nostro tempo, sostenere con forza l’aspetto martiriale del confronto con il sistema.
Ma ci ha lasciato un monito finale forte: "Ricordatevi che da solo il (...)

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> TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE E IMPERO UNIVERSALE ("CATTOLICO"). CONTRO IL "DOCETISMO" VATICANO, LA LEZIONE MAGISTRALE DI JON SOBRINO (A NAIROBI, il 20 gennaio 2007). Una breve sintesi di p. Alex Zanotelli - a cura di pfls

sabato 16 giugno 2007


-  IL TEOLOGO JOSÉ CASTILLO LASCIA LA COMPAGNIA DI GESÙ.
-  PER "IGIENE MENTALE" *

33930. GRANADA-ADISTA. “Mi sento felice, sono in pace, e ho ora più speranze che mai. Continuerò a lavorare al mio compito, il compito del Vangelo. Per questo sono uscito dai gesuiti. Perché vedo che, così come sta oggi la Chiesa, se si è intrappolati, controllati, censurati in una istituzione dominata dalla Curia Vaticana, non si può godere della libertà indispensabile per far conoscere Gesù. In una simile ‘Chiesa’ non c’è salvezza”.

Così si è espresso il teologo spagnolo José María Castillo, 78 anni, dopo la pubblicazione della notizia del suo abbandono della Compagnia di Gesù, in una lettera ai membri del Comitato Oscar Romero del Cile (pubblicata sul sito della rivista cilena “Reflexión y Liberación”), in risposta a un loro messaggio “di solidarietà, di umanità, di fusione in uno stesso progetto e in una stessa vita”. Era stato il portale Periodista digital, in un articolo apparso il 19 maggio, a rendere nota la decisione del teologo - già raggiunto in passato dai provvedimenti del Vaticano (che, nel 1988, gli revocò l’idoneità all’insegnamento) - di lasciare la Compagnia di Gesù (ma non il sacerdozio), “stanco delle pressioni e degli attacchi del settore più conservatore della gerarchia”. “Castillo - affermava nell’articolo il suo amico e teologo Luis Alemán - vuole recuperare la sua libertà per poter respirare, perché stava soffocando. Non tanto nella Compagnia quanto nel clima attuale della Chiesa spagnola, in cui si sente perseguitato dai vescovi e dai gruppi più conservatori”.

Secondo Alemán, “tre gocce hanno fatto traboccare il vaso”: “la recente ammonizione vaticana a Jon Sobrino, la proibizione della gerarchia alla pubblicazione del libro Espiritualidad para insatisfechos da parte della casa editrice Sal Terrae dei gesuiti, e i continui attacchi che riceveva dal programma di informazione religiosa della emittente radiofonica Cope La linterna de la Iglesia”. “Non se ne va - concludeva - irritato contro la Compagnia. Se ne va per igiene mentale. È un nuovo caso Boff. Come lui, Castillo ha subito talmente tante pressioni da decidere di rompere con tutto per salvaguardare la sua libertà”.

All’interno della Compagnia di Gesù, la voce di Castillo è stata sempre una delle più coraggiose e profetiche. Fino a mettere in discussione la credibilità stessa della Compagnia, la sua fedeltà alla missione di difendere la giustizia nel mondo. Come si può vivere - si interrogava nel 2006 sulle pagine di Promotio Iustitiae (la pubblicazione del Segretariato per la Giustizia Sociale della Curia Generalizia dei gesuiti; v. Adista n. 80/06) - ben integrati nel sistema economico dominante e pretendere di essere credibili nell’impegno di “denunciare, mettere in discussione e modificare questo sistema”? “Se i poteri di questo mondo - sottolineava - ci apprezzano e ci valorizzano, ciò vuol dire che tali poteri non si sentono scomodati, né tanto meno messi in discussione da noi”. (claudia fanti)

* Adista Notizie N°43


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