Il futuro dell’obelisco di Axum *
L’installazione dell’obelisco di Axum, simbolo dell’identità del popolo etiope, è prevista per il 4 giugno con termine per la fine di luglio, e sarà un’operazione «lunga e complessa» ha detto l’ambasciatrice d’Etiopia a Parigi, Tadelech Haile Michael, in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto che si è tenuta alla Maison dell’Unesco.
Com’è noto l’obelisco di Axum venne portato in Italia su richiesta di Benito Mussolini negli anni Trenta e installato a Roma, di fronte al palazzo della Fao. La stele gigante in granito, alta 23,4 metri e pesante 152 tonnellate, fu costruita tra il terzo e il quarto secolo avanti Cristo, e «probabilmente a causa della sismicità della zona in cui era situato» cadde quasi subito e rimase in terra, spezzata in cinque blocchi, per circa dieci secoli», come ha spiegato l’archeologo Francis Anfray ieri.
I lavori di restituzione dell’obelisco erano cominciati nell’aprile del 2005, data in cui la stele è stata ufficialmente resa all’Etiopia. Lo smontaggio a Roma, il trasporto in Etiopia via aereo e la reistallazione a Axum, che verrà ultimata tra giugno e luglio, sono stati finanziati e organizzati interamente dal governo italiano. La cerimonia di inaugurazione è prevista il prossimo 10 settembre, per i festeggiamenti della fine del millennio etiope.
* il manifesto, 24.05.2008