Inviare un messaggio

In risposta a:
ONU e... DIS-UmaNITA’

TBC SUPER RESISTENTE. RITORNA LA TUBERCOLOSI, IN CAMBOGIA - E NON SOLO!!! All’orizzonte si profila una nuova tragedia: oltre 70 mila cambogiani sieropositivi e 18 mila malati di tubercolosi sono rimasti senza cibo. Ma stavolta la nostra indifferenza davanti al fondamentale diritto al cibo potrebbe ritorcersi contro di noi. JEAN ZIEGLER LANCIA L’ALLARME - a cura di pfls

mercoledì 30 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Focolai di tubercolosi farmacoresistente sono stati registrati nelle carceri statunitensi, nella Federazione Russa, in Sud Africa. Durante la breve pandemia della tubercolosi nota come XDR in Sud Africa sono morti 52 pazienti su 53. Nell’ipotesi che i malati abbiano accesso alle cure più avanzate, il costo di una terapia supererebbe i 50 mila dollari a paziente. Ai poveri non resta che morire. Perché lasciamo che tutto questo accada? Gli esperti puntano il dito contro i media che, (...)

In risposta a:

> TBC SUPER RESISTENTE. RITORNA LA TUBERCOLOSI, IN CAMBOGIA - E NON SOLO!!! --- L’allarme di medici senza frontiere: situazione drammatica in Africa e Asia... Nelle zone dove è diffusa l’Hiv «i farmaci interagiscono fra loro e il loro effetto si indebolisce».

martedì 24 marzo 2009

L’allarme di medici senza frontiere: situazione drammatica in Africa e Asia

Il ritorno della tubercolosi: due milioni di morti all’anno

Nelle zone dove è diffusa l’Hiv «i farmaci interagiscono fra loro e il loro effetto si indebolisce» *

MILANO - I medici pensavano di averla sconfitta negli anni ’70. Ma la tubercolosi (Tbc) è tornata, più forte che mai con le sue forme resistenti ai farmaci e l’alleanza letale con l’Hiv. Ancora più pericolosa perché sottovalutata, e a lungo dimenticata da politici e case farmaceutiche: nove milioni di casi l’anno, quasi due milioni di morti e 2 miliardi di persone contagiate dal batterio, cioè un terzo della popolazione. Mezzo milione sono invece i casi di "super-Tbc", quella multiresistente. «La maggior parte dei casi si concentra in 22 Paesi, tutti a basso o medio reddito. È nell’Africa subsahariana che la situazione si fa davvero critica, perché c’è anche un’alta prevalenza di Hiv». E’ l’organizzazione internazionale di Medici senza frontiere (Msf) a rilanciare l’allarme e a riportare la malattia sotto i riflettori. Possibilmente anche sul tavolo dei "potenti" del G8. E’ per questo che viene lanciata la campagna «Tubercolosi: i nuovi volti di una vecchia malattia». L’invito avanzato dal direttore generale di Msf Italia Kostas Moschochoritis che serve «un maggiore accesso alle cure, farmaci innovativi e test diagnostici più adeguati. E vanno estesi anche i programmi di cura della Tbc resistente, favorendo l’accesso ai farmaci di seconda linea. La cura per la Tbc, infine, deve essere integrata con quella per l’Hiv».

AFRICA: ESPLOSIVO L’ABBINAMENTO CON L’HIV - Nell’Africa subsahariana la situazione è drammatica «perchè c’è anche un’alta prevalenza di Hiv», avverte Moschochoritis. Altra area problematica è il Sudest asiatico. «All’alta incidenza della tubercolosi in queste zone - ha aggiunto il direttore di Msf - si aggiunge il fatto che spesso i sistemi sanitari non funzionano bene, e le cure sbagliate sono nel mirino per l’aumento dei casi di Tbc multiresistente». Quando la Tbc si affianca all’Hiv le cose si complicano ulteriormente, «perchè spesso i farmaci interagiscono fra loro e il loro effetto si indebolisce». Nei Paesi ad alta prevalenza di Hiv, spiega Moschochoritis, i casi di tubercolosi sono praticamente triplicati.

* Corriere della Sera, 24 marzo 2009


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: