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Al di là della Trinità "edipica" - e "della terra e del sangue": eu-angelo!!!

MUTAZIONE ANTROPOLOGICA E INCAPACITA’ CULTURALE DI AFFRONTARE LA "FRATTURA IMMENSA TRA LE GENERAZIONI". Un editoriale di Ernesto Galli della Loggia. "Addio ai padri"?! Ma chi li ha visti?! Siamo "una società senza padre" - da "sempre"!!! A cominciare da "Giuseppe", i nostri "padri" sono stati sempre "uccisi"!!! Un modello "sacro" di famiglia (che vede l’alleanza del Figlio e della Madre con il "loro dio" - e con un "padre" senza onore e senza gloria!!!) detta legge da duemila anni e rende ancor più grave la crisi!!! - a cura di pfls

venerdì 27 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] in Italia la cultura dei padri era particolarmente fragile. Priva di forti modelli tradizional-borghesi, influenzata profondamente dall’incerto permissivismo sessantottesco e dai luoghi comuni culturali del politicamente corretto, essa si è trovata in una situazione di totale debolezza davanti all’irruzione dei processi di autonomizzazione della soggettività giovanile.
Non solo. Da noi era specialmente debole proprio l’istituzione deputata in primis a fare i conti con quella (...)

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> MUTAZIONE ANTROPOLOGICA E INCAPACITA’ CULTURALE DI AFFRONTARE LA "FRATTURA IMMENSA TRA LE GENERAZIONI". --- Il narcisismo sistemico (i vecchietti che vogliono mantenersi giovani): La freccia ferma.

giovedì 19 giugno 2014

Il "senex-puer aeternus", laico e devoto. Il narcisismo sistemico (i vecchietti che vogliono mantenersi giovani): La freccia ferma. Tre tentativi di annullare il tempo (fls)

«La giovinezza non è più una condizione anagrafica, è una categoria dello spirito: i figli diminuiscono, ma i vecchietti che vogliono mantenersi giovani crescono. Essere giovani è costoso (fin da bambini ormai): però mantenersi giovani lo è ancora di più. È scoccata l’ora della desublimazione: l’ultima frontiera del freudismo alla rovescia.
-  Essere giovani significa poter godere sessualmente, in qualsiasi forma: senza cura per la generazione e senza fatica dell’uso di parole. Essere se stessi, come si dice, senza orpelli ideologici. Un piccolo passo per un adolescente, ma, come si dice, un grande balzo per l’umanità.
-  Sulla soglia di questa regressione, per «rimanere giovani» a loro volta, si affollano pateticamente gli adulti (anche quelli apparentemente più pensosi).
-  L’ultimo atto (prima dell’abbandono dell’uomo senza età al mito dell’orda primitiva) è l’incorporazione del concepimento fra le variabili del desiderio di godimento (a certe condizioni «si rimane giovani» e ci si sente «adolescenti onnipotenti», anche «facendo» un figlio; e persino facendoselo fare).
-  Quando si dice non farsi mancare niente, pur di realizzarsi pienamente . L’estrapolazione della giovinezza dalla transitorietà della sequenza della storia individua le si è saldata con la sua sovrapposizione all’idea lità dell’umano emancipato, liberato, felice e signore di sé. [...] Nell’adolescenza prolungata, la deriva verso il narcisismo sistemico si cronicizza socialmente.» (Pierangelo SEQUERI, Contro gli idoli del postmoderno, Lindau, Torino 2011)


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