Inviare un messaggio

In risposta a:
Paz y Justicia: Pace e Giustizia

PARAGUAY. VATICANO E USA: COMANDO UNIFICATO CONTRO FERNANDO LUGO. Contro il vescovo, che ha abbandonato la vita religiosa per poter competere alle presidenziali, pronta a scatenarsi l’ira "imperiale" di Bush e di Ratzinger - a cura di pfls

giovedì 5 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Credo che la politica sia uno strumento della santità e una forma di carità, credo che ci sia bisogno di metterci mistica, contare su forza militante per realizzare il bene comune per le grandi maggioranze. Ma dobbiamo avere una proposta realizzabile, senza utopie molto lontane. Per me la politica non è niente di strano, ho avuto tre fratelli esiliati nel periodo di Stroessner, uno di loro è morto in Svezia l’anno scorso, e mio padre è stato arrestato venti volte. Anch’io sono stato (...)

In risposta a:

> PARAGUAY. ---- ASUNCION - Il Tribunale supremo della giustizia elettorale (Tsje) del Paraguay ha ufficializzato la vittoria di Fernando Lugo, candidato dell’Alleanza patriottica per il cambiamento (Apc), nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri. Il vicepresidente del Tsje, Juan Manuel Morales, ha sostenuto che Lugo si è imposto in elezioni realizzatesi "con zero errori". Con il computo delle schede riguardanti il 92% dei seggi, l’ex vescovo di San Pedro ha ottenuto il 40,82% e la sua principale sfidante, Blanca Ovelar del Partito Colorado, il 30,72% (Ansa).

lunedì 21 aprile 2008

Ansa» 2008-04-21 10:42

PARAGUAY: ELETTO L’EX VESCOVO LUGO

ASUNCION - Il Tribunale supremo della giustizia elettorale (Tsje) del Paraguay ha ufficializzato la vittoria di Fernando Lugo, candidato dell’Alleanza patriottica per il cambiamento (Apc), nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri. Il vicepresidente del Tsje, Juan Manuel Morales, ha sostenuto che Lugo si è imposto in elezioni realizzatesi "con zero errori". Con il computo delle schede riguardanti il 92% dei seggi, l’ex vescovo di San Pedro ha ottenuto il 40,82% e la sua principale sfidante, Blanca Ovelar del Partito Colorado, il 30,72%. Sia la Ovelar, sia il terzo candidato in lizza, l’ex generale Lino Oviedo, hanno riconosciuto la vittoria di Lugo, mentre il presidente uscente Nicanor Duarte Frutos si "é impegnato a rendere fluida la transizione". L’insediamento di Lugo nel Palacio de Lopez presidenziale, dove resterà cinque anni, è prevista per il 15 agosto prossimo.

Era l’outsider ed il grande favorito delle presidenziali in Paraguay, ed ha mantenuto le sue promesse. Candidato quasi per scherzo di una eterogenea coalizione di centro sinistra che va dai liberali ai comunisti, l’Alleanza patriottica per il cambiamento (Apc), l’ex vescovo di San Pedro e per la chiesa vescovo a tutti gli effetti, Fernando Lugo Mendez, ha 56 anni. Nel febbraio 2007 fu sospeso a divinis dal Vaticano, a seguito di una sua lettera del Natale precedente in cui comunicava la sua decisione di candidarsi.

Nato in una umile famiglia vicina al Partito Colorado a San Pedro del Parana, 400 chilometri a sud di Asuncion, Lugo non ha mai potuto dimenticare che suo padre fu arrestato una ventina di volte e tre suoi fratelli furono torturati ed espulsi dal paese perché contrari alla dittatura del generale Alfredo Stroessner. Anche suo zio Epifanio Mendez Fleitas fu un noto caudillo, nemico dell’allora dittatore. Ordinato sacerdote, nel 1977 si trasferì per cinque anni in Ecuador dove lavorò con mons. Leonidas Proano e partecipò ad un coordinamento della "Chiesa dei poveri" legato alla Teologia della liberazione (Tdl). Rientrato in Paraguay, fu espulso dalle autorità perché considerato "pericoloso per la pace sociale" e questo lo portò a Roma dove si dedico a studi teologici. Nel 1994 fu nominato vescovo di San Pedro Apostol, la diocesi che gli ha dato i natali e che lo ha convinto ad entrare in politica.

E’ stato leader del movimento Tekojojà (nella lingua guaranì, Uguaglianza), attorno a cui ha organizzato l’Apc, coalizione di 12 fra partiti e movimenti politici e sociali di centro-sinistra. Lugo viene chiamato il "vescovo dei poveri" per il suo passato in Ecuador e per aver guidato nel marzo 2006 una manifestazione popolare di 40.000 persone contro il governo del presidente Frutos. Questo gli ha attirato gli strali governativi. Il capo dello Stato uscente e vari responsabili ’colorados’ lo hanno accusato di molte cose, dall’aver protetto il gruppo che ha sequestrato ed assassinato Cecilia Cubas, figlia dell’ex vicepresidente Raul Cubas, all’essere sensibile alle argomentazioni e all’aiuto finanziario del presidente venezuelano, Hugo Chavez.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: