Israele ricorda la Shoah
Suonano le sirene per la giornata della memoria: il Paese si ferma *
TEL AVIV. Al suono delle sirene, la vita si è fermata stamani in tutto il territorio di Israele mentre come tutti gli anni lo stato ebraico celebra solennemente la Giornata della Shoah e ricorda i sei milioni di ebrei sterminati in Europa dai nazisti e dai loro alleati.
Nelle scuole le lezioni odierne sono state dedicate al tema dell’Olocausto. Gli allievi hanno accolto sull’attenti il suono delle sirene, raccolti nei cortili. La vita si è fermata anche negli uffici, nei luoghi pubblici e nelle strade. Al suono delle sirene, trasmesso anche per radio, gli automobilisti hanno accostato i loro automezzi e hanno pure osservato due minuti di raccoglimento.
Le solenni cerimonie hanno avuto inizio ieri sera al Museo dell’Olocausto Yad va-Shem di Gerusalemme alla presenza del presidente della Knesset (parlamento), Dalia Yitzik (in sostituzione del capo di stato Moshe Katzav, autosospesosi per vicende giudiziarie), e del primo ministro, Ehud Olmert. Presenti anche il nunzio apostolico, Antonio Franco, assieme con l’intero corpo diplomatico, e il ministro degli esteri della Polonia.
Olmert ha in particolare lamentato che «gran parte della popolazione mondiale non ha ancora preso coscienza della Shoah e resta indifferente alla sorte del popolo ebraico, esposta alla propaganda menzognera di quanti negano l’Olocausto o ne minimizzano la portata».
* La Stampa, 16/4/2007 (9:17)