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62° Anniversario della Liberazione: VIVA L’ ITALIA!!!

IL TUTTO E LA PARTE: FORZA ITALIA!!! BERLUSCONI A "RADIO ANCH’IO" FA QUASI AUTOCRITICA SUL CASO ENZO BIAGI E SU TELECOM DICHIARA DI ESSERE PRONTO A FARE "UN ATTO PATRIOTTICO". MA IL GESTO PIù GRANDE SAREBBE QUELLO DI TOGLIERE DAL NOME DEL PARTITO DI CUI E’ PRESIDENTE LA PAROLA (DI TUTTI E DI TUTTE) "ITALIA" E RINOMINARLO COME UN NORMALE E SEMPLICE ALTRO PARTITO DEMOCRATICO ITALIANO!!! - a cura di pfls

mercoledì 25 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Sulla cacciata del giornalista della Rai, Berlusconi ha fatto quasi autocritica. "Forse ho calcato la mano - ha ammesso - quando dissi che Biagi e gli altri facevano un uso criminoso della tv pubblica, ma resto dell’idea che il servizio pubblico non debba essere utilizzato per fare trasmissioni faziose". Il Cavaliere ha detto poi di "non aver mai detto che Biagi e gli altri non dovevano continuare a lavorare in Rai, ma non dovevano usare la tv pubblica per fare delle trasmissioni di (...)

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> IL TUTTO E LA PARTE: FORZA ITALIA!!! BERLUSCONI A "RADIO ANCH’IO" FA QUASI AUTOCRITICA SUL CASO ENZO BIAGI E SU TELECOM DICHIARA DI ESSERE PRONTO A FARE "UN ATTO PATRIOTTICO". MA IL GESTO PIù GRANDE SAREBBE QUELLO DI TOGLIERE DAL NOME DEL PARTITO DI CUI E’ PRESIDENTE LA PAROLA (DI TUTTI E DI TUTTE) "ITALIA" E RINOMINARLO COME UN NORMALE E SEMPLICE ALTRO PARTITO DEMOCRATICO ITALIANO!!! - a cura di pfls

venerdì 4 maggio 2007


-  Avanti sul conflitto d’interessi Berlusconi: «È killeraggio»
-  Il premier: il blind trust è americano

«È soltanto un provvedimento di killeraggio nei confronti degli oppositori». Così, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha replicato da Trapani al premier Romano Prodi che da “Radio anch’io” ha ribadito che la legge sul conflitto di interessi andrà avanti.

La legge sul conflitto di interessi «è un impegno del governo» sul quale «è giusto che si vada avanti», ha spiegato il premier , sottolineando che la legge all’esame del Parlamento è anche «più blanda che in altre democrazie». Quanto al principio del blind trust, non si chiede all’individuo «di diventare San Francesco, ma di non amministrare direttamente la ricchezza» nel momento in cui entra in politica. È una cosa, ha sottolineato Prodi, «americana, americana, americana».

«Questo ddl -ha detto Berlusconi- sarebbe l’ulteriore dimostrazione di volontà di eliminare il più pericoloso concorrente, e cioè il leader dell’opposizione, cioè me stesso». Quindi, con un tono che suona come un avvertimento, ha aggiunto: «Credo che farà molto male alla sinistra questa volontà se attuata fino in fondo, perché gli italiani si renderanno conto di come questa sinistra vuole agire per eliminare gli avversari politici. Hanno tentato con la via giudiziaria e finora gli è andata male, ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un’impresa e abbia perciò fatto bene nella vita sua anche procurando lavoro agli altri, di dedicarsi alle cose della politica e di dare il suo apporto al Paese».

Il blind trust «è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra», ha replicato immediatamente il leader di Forza Italia. «Vogliono fare come il sistema americano -ha osservato- ma noi non siamo in America, siamo in Italia e qui le cose funzionano in maniera diversa». E ha aggiunto: «Quello che loro mettono come soglia al di là della quale uno dovrebbe vendere tutto e affidare a un signore che può fare delle sue sostanze ciò che vuole, è appunto una cosa che non sta né in cielo né in terra».

* l’Unità, Pubblicato il: 04.05.07, Modificato il: 04.05.07 alle ore 15.15


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