Milano, nasce la Casa della memoria per tutte le vittime: dal nazifascismo alle stragi dei migranti
I volti dei martiri della Resistenza sono dipinti sui muri dell’edificio. All’interno mostre, convegni e gli uffici per le associazioni. Pisapia: "E’ un luogo fondamentale soprattutto per i giovani" *
Sarà la casa del ricordo, ma anche un luogo dove costruire una nuova memoria condivisa. Dove, per il sindaco Giuliano Pisapia, potrebbero trovare spazio anche i temi della giustizia sociale e della testimonianza di una nuova strage quotidiana, quella dei migranti.
In via Confalonieri, all’Isola, nasce la Casa della memoria, dove troveranno spazio le associazioni dei partigiani e degli ex deportati, delle vittime delle stragi e del terrorismo, ma sarà utilizzata anche per mostre e iniziative culturali. Nasce, la Casa della memoria, il giorno prima del 70esimo anniversario della Festa della Liberazione, e questo - per il Comune - é un grande risultato, una promessa mantenuta.
L’edificio è stato realizzato all’interno del complesso di Porta Nuova, tra i nuovi grattacieli e la vecchia Milano, grazie anche alla Fondazione Catella. Un parallelepipedo di mattoni, progettato dallo studio Baukuh, sulle cui facciate sono riprodotte, con un mosaico, immagini simbolo della Milano liberata e dei momenti di dolore collettivo (la scena dell’annuncio della Liberazione in piazza Duomo, il 25 Aprile del 1945, l’interno della Banca nazionale dell’agricoltura dopo la strage di Piazza Fontana e altre) e 19 volti di persone comune, ritratte al lavoro.
All’interno c’è un piano terra che sarà adibito a luogo per mostre e tre piani per uffici e archivio, per un totale di 2.400 metri quadri, collegati da una scala a spirale gialla. Gli uffici saranno sede delle associazioni, e su ogni porta di vetro c’è già l’indicazione di chi sarà ospitato: l’Aned (associazione nazionale ex deportati), l’Anpi (l’associazione partigiani), l’Aiviter (l’associazione delle vittime del terrorismo), l’associazione familiari vittime di Piazza Fontana e l’Istituto nazionale di studi sul movimento di liberazione. Il ministero dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha dato il via libera per un progetto futuro: la Casa della memoria potrebbe diventare la sede del futuro museo nazionale multimediale della Resistenza.
"Milano non dimenticherà mai il passato - ha detto il sindaco Pisapia all’inaugurazione, con la sua vice Ada Lucia De Cesaris - La Casa della memoria è e sarà un luogo fondamentale per tutti noi e soprattutto per le giovani generazioni". Il 25 Aprile l’edificio ospiterà una serata di letture, musica e performance curate da Andrea Kerbaker sui valori della Resistenza.
Il tema della memoria e del negazionismo sono al centro del dibattito anche di Camera e Senato. Il Ddl sul negazionismo è un atto di concreto contrasto a una delle forme più sottili di diffamazione razziale, xenofoba, antisemita e di incitazione all’odio - afferma la senatrice Silvana Amati (Pd) prima firmataria del Ddl approvato l’11 febbraio in Senato e ora all’esame della Camera - Un atto che dà finalmente seguito alle dichiarazioni che si susseguono ogni anno in occasione del Giorno della Memoria, affinché simili orrori non possano mai più accadere. Il negazionismo è un inaccettabile abuso di diritto, che non può essere protetto dal diritto alla libertà d’espressione o di ricerca, così come stabilito dalla stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo".
*
Milano, tre piani di storia: è nata la Casa della memoria -- galleria fotografica 1 di 18