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Poesia della settimana

Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani - di Piero Calamandrei

mercoledì 25 aprile 2007 di Vincenzo Tiano
Epigrafe di PIERO CALAMANDREI *
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro (...)

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> 25 APRILE. Chi ha combattutto nella Resistenza lo ha fatto per liberare l’Italia ma anche per inseguire il sogno di un futuro migliore -- Vergognose le offese a Smuraglia e all’Anpi (di Sandra Bonsanti)

martedì 5 aprile 2016

Vergognose le offese a Smuraglia e all’Anpi

di Sandra Bonsanti (Il Fatto, 05.04.2016)

La strategia di insultare, deridere e delegittimare gli avversari politici; la strategia di isolarli quando si teme di non riuscire a sconfiggerli sul piano delle idee e della politica viene da lontano. È la strategia preferita dalla mafia e in questo Paese ha fatto molte vittime, alcune illustri, altre sconosciute, uomini e donne che hanno pagato per non essersi allineati ai potenti, per essersi messi di traverso.

Il governo Renzi ha un catalogo abbastanza lungo e non guarda in faccia nessuno. Anzi: tanto più l’avversario è illustre per meriti che tutti riconoscono, tanto più egli va colpito, nella sua saggezza, negli atti della sua vita, nella sua onorabilità. Così, il disgustoso attacco di Fabrizio Rondolino su l’Unità era chiaramente volto a diffondere una caricatura del presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia, uomo a cui molti di noi sentono di dover gratitudine, rispetto, ammirazione. Uomo che nella sua vita è stato un esempio e che continua a esserlo anche oggi che si batte per il No allo stravolgimento della Costituzione, il Sì all’abolizione dell’Italicum. Uomo in prima fila contro le manifestazioni fasciste. Uomo che ha saputo spalancare le porte dell’Anpi a generazioni nuove, come pochi hanno saputo fare.

Insomma, ci voleva l’Unità dei tempi di Matteo Renzi per osare questa vigliaccata. Immagino che lo stratega della comunicazione di Palazzo Chigi abbia un elenco di avversari da ridicolizzare e colpire. Avversari che sono temuti. Avversari da annientare con la strategia mafiosa, e infatti passate poche ore, è toccato a Roberto Saviano (tempo fa nel mirino ci fummo la sottoscritta, che non ha nessun merito da rivendicare nella sua vita, e il presidente emerito della Corte e presidente onorario di Libertà e giustizia, Gustavo Zagrebelsky). Così faceva la mafia. E quando aveva deriso e isolato il suo obiettivo si sentiva più forte. Ma oggi le cose non stanno così. Attorno a Carlo Smuraglia siamo in tanti. Caro Carlo, grazie di tutto quello che fai.


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