Harry Potter, il maghetto questo mese festeggia 21 anni di vita. E di successi planetari senza precedenti
Sortilegi? Buffonerie. Coincidenze? Non esistono. Dato di fatto: un elefantino con la proboscide rivolta al cielo si dice essere di buon auspicio. The Elephant House è il nome del pub di Edimburgo dove, tra il 1993 e il 1995, Joanne Rowling - ancora senza la «K.» con cui diverrà la suddita di Elisabetta II più ricca della sua stessa sovrana -, crea l’incantesimo di nome Harry Potter: un mago orfano di 11 anni diventa adulto in una scuola di magia di un mondo parallelo a quello di ognuno di noi.
L’epopea della vita, lo scavo dell’anima. Rowling lo immagina con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, chioma ribelle, occhi verdi e brillanti, occhiali tondi, sempre rotti. La cicatrice, segno di un destino di sofferenza, lotta e vittoria, inflitta da Voldemort, il mago cattivo suo nemico numero uno mentre tenta di sopprimerlo in fasce. Joanne è giunta a Edimburgo dal Portogallo, con una bimba piccola, alle spalle una matrimonio fallito, senza lavoro e oppressa dallo spettro della depressione: lo esorcizzerà nei mefitici Dissennatori della saga, creature capaci di «risucchiare anima, speranza e felicità». Il maniero di Edimburgo la osserva dalla vetrata del pub, mentre sul tavolone centrale scrive, scrive. Finisce pure lui nel libro: Hogwarts, la scuola di magia più rinomata al mondo, il cui preside è Albus Silente. Con una partita a scacchi, magici, e l’incontro con Voldemort chiude il manoscritto, il primo dei 7 romanzi: Harry Potter e la Pietra Filosofale. Che fatica trovare chi lo pubblichi. La Bloomsbury accetta, esce nel 1997.
Sarà un El Dorado, lo diverrà pure per Salani che lo traduce in Italia. 26 giugno 2018: ben 20 e un anno dal debutto. E luglio è il mese potteriano: il 31 è il compleanno di Harry Potter, come lo è della sua creatrice; il 23 luglio Daniel Radcliffe, l’interprete sul grande schermo della saga, compirà 29 anni. Il distillato degli 8 film, tratti dai 7 volumi, nel 2009 diventa Harry Potter: The Exhibition, mostra nata a Chicago, 4 milioni e mezzo di visite e ora a Milano fino al 9 settembre: già 200mila i biglietti venduti. 450 milioni le copie vedute tra il 1997 e il 2007; traduzioni in 77 lingue, oltre in greco antico e latino. Non si tratta solo di un fenomeno editoriale. Il successo planetario - scatenerà l’ira e i roghi veri di sette in odor di Malleus Maleficarum da caccia alle streghe - sta nell’averci aperto una porta, permetterci di sperare, affrontando le sfide della vita. Certo Harry Potter (il cognome è quello dei vicini di casa della scrittrice) e gli inseparabili amici Ron ed Hermione (alter ego di Rowling per sua ammissione), fanno magie. Ma quella vera sta nel combattere contro male, ipocrisia, tradimento.
Gli allievi di Hogwarts sono un team multietnico, figli di maghi e babbani (i non maghi), amici per la pelle, di ogni colore. Studio e intuito, coraggio e strafottenza. Magia. Il loro elisir. Ma chi non la vorrebbe una bacchetta (gadget tra i più venduti)? Quando Bloomsbury decide (astutamente) di vendere contemporaneamente nel mondo la versione inglese la notte del Solstizio, l’attesa: il Sogno di una notte di mezz’estate. Bando ai sortilegi. Nel 2017 Rowling ci riporta con i piedi per terra. Edita un libriccino. Sottotitolo: I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione; titolo: Buona vita a tutti. Una lectio per Harvard. Sintesi? «Non occorre la magia per trasformare il mondo. Dentro di noi abbiamo già tutto il potere che ci serve: il potere di immaginarlo migliore».
Harry Potter, dal 1997 tradotto in 77 lingue: dieci cose da sapere sul mago degli incassi
Uscito il 26 giugno 1997, nei primi 10 anni ha venduto 450 milioni di copie. Dai 7 romanzi tratti 8 film protagonista Daniel Radcliffe; 77 le lingue (più greco antico e latino) in cui è stato tradotto
Un erede da botteghino
Nel 2016, dopo 9 anni dall’uscita del settimo e ultimo libro, arriva «Harry Potter e la maledizione dell’erede», sceneggiatura dello spettacolo debuttato a Londra, sold out per mesi.
Incredulità magica
Nel primo romanzo della saga «Harry Potter e la Pietra Filosofale», Harry pronuncia questa frase quando scopre di essere un predestinato. Connotandone lsubito la compelssa personalità «Non posso essere un mago... Voglio dire, sono solo Harry... Solo Harry!».
Errori
Edvige? Un signor gufo. Candida e accudente, Edvige la bianca civetta, animale magico e amica di Harry. Quella che si vede nel film è un Gufo delle nevi, ed è un esemplare maschio scelto per il piumaggio totalmente bianco
Una K portafortuna
La «k.» che non c’entra. J. K. Rowling è lo pseudonimo di Joanne Rowling, l’ideatrice della saga (Yate, 31 luglio 1965) e autrice dei 7 libri. La K. sta per Kathleen, nome della nonna paterna, aggiunta dagli editori a scopo promozionale
Pseudonimo
Un’autrice di nome Robert. Robert Galbraith è lo pseudonimo della Rowling con cui firma (2013-2015) i gialli: Il richiamo del cuculo, Il baco da seta e La via del male. Nel 2017 a sua firma la lettera: Buona vita a tutti.
Magia messa a nudo
Daniel, nudo sfida Harry. Daniel Radcliffe, 29 anni il 23 luglio, nel 2000 viene scelto come l’Harry Potter dei film: l’ultimo ciak nel 2010. L’attore nel 2007 a Londra debutta a teatro in Equus di Shaffer e recita nudo in scena
Scacco al re
Nel film tratto dal primo libro (la Pietra filosofale), la scacchiera dei maghi su cui si gioca la partita conclusiva è un vero set, sul quale si muovevano pezzi giganti del peso di oltre 250 kg
Lezione di vita
Sin dall’inzio della sua storia magica, padrino di Harry sarà Albus Silente, preside della scuola di magia di Hogwarth. Dirà ad Harry sin da bimbo. «Non serve a niente rifugiarsi nei sogni, Harry, e dimenticarsi di vivere». Grande Lezione di vita
Incantesimi
Un mondo di incantesimi. Tra generici e difensivi, trasfigurazioni e malefici va oltre 200 il numero degli incantesimi citati tra libri, film e giochi. L’Incanto Patronus (scudo protettivo) è tra i più complessi.
Celebrazioni
La biblioteca dei sortilegi La British Library di Londra nel 2017 per i 20 dall’uscita del primo libro ha allestito la mostra Harry Potter: A History of Magic (da ottobre 2018 a New York), con pezzi unici: come la vera pergamena della Pietra Filosofale del ‘500
* Gian Luca Bauzano (Corriere della Sera, Liberi Tutti, 06.07.2018)