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Fiaba e cinema

ANCHE I MAGHI DIVENTANO MAGGIORENNI. HARRY POTTER AFFRONTA VOLDEMORT E GLI INGANNI D’AMORE. A LUGLIO, LA PROVA DI MATURITA’. E, PER IL "FUTURO", ll MATRIMONIO CON GINNY E TRE FIGLI.

sabato 21 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il cinema non può fermare il tempo, Daniel Radcliffe è cresciuto insieme al suo personaggio, che non ha più lo sguardo del bambino intelligente e curioso, ma quello dell’adolescente alla prova della maturità. In più stavolta, come si sa, dovrà vedersela con il difficile incantesimo dell’amore e infatti sul bacio con la compagna Cho Chang (l’attrice Katie Leung), è stato già detto praticamente tutto, compresa la notizia abbastanza paradossale per cui sarebbero stati necessari 24 ciak (...)

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> ANCHE I MAGHI DIVENTANO MAGGIORENNI. ---- con "Il Principe Mezzosangue" la saga di Harry Potter diventa qualcosa di più che una fiaba per bambini.

mercoledì 8 luglio 2009

In arrivo il 15 luglio l’ultimo ’Harry Potter’

Atmosfere cupe, musica incalzante, scene che mal non starebbero in un film dell’orrore: con "Il Principe Mezzosangue" la saga di Harry Potter diventa qualcosa di più che una fiaba per bambini. L’universo magico a cui eravamo abituati cambia infatti del tutto, a partire da Hogwarts. Che da scuola di elite, vera e propria Cambridge di streghe e stregoni, si tramuta in un luogo pericoloso, ultimo bastione contro l’ascesa dei Mangiamorte. E non può che essere così: la resa dei conti tra Lord Voldemort e Harry, infatti, si avvicina sempre di più.

I fan di Harry possono stare quindi tranquilli: il nuovo film - l’uscita nelle sale è fissata per il 15 luglio, ma chi davvero non sa aspettare sappia che la 39/a edizione del festival di Giffoni si aprirà il 12 luglio con l’anteprima italiana del "Principe Mezzosangue" - non tradisce le aspettative. Gli ex maghetti sono però cresciuti e scoprono che nel mondo degli adulti si sbaglia da professionisti. «Stiamo seguendo la strada disegnata da J.K.Rowling», ha spiegato il regista David Yates, che oggi ha incontrato a Londra, insieme al resto del cast, la stampa internazionale dopo la ’preview’, «e in questo capitolo i protagonisti hanno a che fare con un mondo più maturo, con esperienze più intense».

Qualche esempio allora. Ron (Rupert Grint) rischia seriamente la pelle e solo il pronto intervento di Harry (Daniel Radcliffe) gli salva la vita. Draco Malfoy (Tom Felton) deve portare a termine una missione molto rischiosa che Voldemort gli ha affidato e i suoi nervi più di una volta vacillano. Ancora: Harry e Draco per la prima volta vengono alle mani e i loro incantesimi ora fanno davvero male. Un passaggio quasi catartico. «Dopo anni di tensioni accumulate», ha scherzato Daniel Radcliffe, «non è stato per niente difficile girare questa scena». Se la lotta al Signore Oscuro diventa la missione principale di Harry e Albus Silente (Michael Gambon) - in questo film il vecchio maestro e mentore tratta ormai il suo allievo quasi da pari - Ron e compagni hanno anche a che fare con gli sconvolgimenti, non meno angoscianti, dell’adolescenza. Con risultati spesso esilaranti. Il migliore amico di Harry deve infatti gestire la passione un pò sopra le righe della compagna Lavanda Bown (Jessie Cave) mentre Hermione (Emma Watson), che ha una cotta proprio per Ron, soffre le pene dell’inferno. «Avere un paio d’anni in più del mio personaggio - ha raccontato Emma - mi permette di tornare indietro, trasferire a Hermione quello che io stessa ho passato. Crescere insieme a lei è stata un’esperienza fantastica. Io sono in parte come lei: quando mi trovo sotto stress la mia reazione è davvero quella di prendere un libro e stare per conto mio».

Questi ragazzi, d’altra parte, hanno in un certo senso passato la loro infanzia a Hogwarts. E forse anche per questo fa impressione vederli andare al pub, ordinare una birra, baciarsi, innamorarsi, diventare adulti - una sorta di ’Truman Show’ girato a carte scoperte. Tanto che nel ’Principe Mezzosanguè c’è anche spazio per lo sostanze stupefacenti. Harry, infatti, riceve una pozione magica - fortuna liquida - che ha tutta l’aria di provocare effetti simili a quelli di uno spinello.

«Credo ci siano diverse allusioni alle droghe», ha notato ancora uno smagliante Daniel Radcliffe, «ma certo non vi dirò quali». «L’umorismo - ha proseguito - è una componente essenziale di questi film, sia per il pubblico giovane che per quello più adulto. Che magari riderà ancora di più proprio perchè possiede altre chiavi di lettura». "Il Principe Mezzosangue", insomma, compie il balzo, traghetta Harry e gli spettatori in un universo tetro, fatto anche di ritmi cinematografici più serrati, che a tratti mettono anche ansia. E per chi ancora non sa come l’intera saga va a finire un’avvertenza: quando si riaccendono le luci la tentazione di andare a sbirciare su internet questa volta è davvero forte.

* l’Unità, 06 luglio 2009


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