L’autrice a New York lo svela a un incontro con i fan, che applaudono alla notizia
Il preside di Hogwarts è un personaggio saggio ed eccentrico. E gli appassionati già sospettavano
Harry Potter, la Rowling rivela
"Albus Silente è omosessuale"
NEW YORK - Dopo le infinite speculazioni e il giallo sul finale dell’ultimo volume delle avventure di Harry Potter, per i fan della saga arriva un’altra rivelazione: Albus Silente è gay. A rivelare le preferenze sessuali del preside della scuola di Hogwarts è la stessa autrice della serie, J.K.Rowling, in un incontro con i fan alla Carnegie Hall di New York.
Ciò che molti appassionati avevano già ampiamente sospettato, come dimostrano tante illazioni apparse in Rete su siti e chat, ha ora una conferma ufficiale. Dopo aver letto alcune pagine tratte dall’ultimo libro, il settimo, Harry Potter and the Deathly Hallows (in italiano Harry Potter e i Doni della Morte uscirà dall’editore Salani il 5 gennaio 2008), la Rowling ha risposto ad alcune domande del pubblico.
A un giovane fan che aveva chiesto quando Dumbledore - Silente nella versione originale - troverà "il vero amore della sua vita", l’autrice ha risposto senza esitazione: "Dumbledore è gay", lasciando senza fiato gli spettatori che poi hanno applaudito.
Personaggio saggio, eccentrico e ironico, il preside di Hogwarts da giovane si era invaghito del suo rivale, il fascinoso Gellert Grindelwald, che molti anni più tardi sconfiggerà in una lunga battaglia fra maghi buoni e cattivi. Questa storia d’amore fu la "sua grande tragedia" ha detto ancora la Rowling, spiegando che "quando ci si innamora si può diventare ciechi".
Grindelwald divenne nemico di Silente, scegliendo il lato negativo della magia: presentato come un mago oscuro vissuto prima di Lord Voldemort, compare per la prima volta in Harry Potter e la pietra filosofale, il libro che dà il via alla serie.
L’incontro a New York ha concluso l’"Open Book Tour" della Rowling negli Stati Uniti, dove è tornata dopo sette anni di assenza per presentare l’ultimo volume della sua saga, che, ha spiegato l’autrice, sostiene "la tolleranza" e invita al "rispetto delle diversità". "Se avessi saputo che la reazione sarebbe stata così positiva - ha detto subito dopo la rivelazione - non avrei aspettato tanto a far uscire allo scoperto il personaggio".
* la Repubblica, 20 ottobre 2007