CURIOSITA’
Mago Zurlì sale in cattedra ecco la scuola di Harry Potter
Cino Tortorella, escluso dallo Zecchino d’Oro per via - dice - della sua età, non ha intenzione di andare in pensione. Tra i suoi progetti un osservatorio per l’infanzia e un piccolo istituto di magia a Berceto, nell’Appennino parmense. Insegnante di prestigio, mago Gentile. Entusiasti il sindaco Luigi Lucchi e l’assessore (ed ex presidente della Camera) Irene Pivetti
di Stefania Parmeggiani *
Una scuola di magia, come quella frequentata da Harry Potter. Solo che invece di essere a Hogwarts, nella campagna scozzese, siamo a Berceto, 2500 anime sulla via francigena. E invece di Albus Silente, preside dalla lunga barba bianca, troviamo Mago Zurlì, calzamaglia azzurra e brillantina da illusionista. Dal suo cilindro esce un istituto per aspiranti maghi e streghette di Italia, un luogo in cui imparare i trucchi del mestiere e volare, se non proprio a cavallo di una scopa, almeno con la fantasia.
Cino Tortorella, presentatore televisivo a cui Umberto Eco affidò alla fine degli anni ’50 il personaggio di mago del giovedì, è stato messo alla porta dai vertici Rai: dopo tanti anni rischia di non essere più negli studi dell’Antoniano per via - è la motivazione ufficiale - di una causa intentata dallo stesso Tortorella contro l’Antoniano. “Scusi ma lei quando ha intenzione di andare in pensione?” Gli ha chiesto il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini. “Avrò pure i miei anni, che più o meno sono quelli del Papa e del Presidente della Repubblica. Dovremmo essere tutti rottamati? Non mi sembra il caso”.
Harry PotterI maghi, si sa, non hanno età e lui, alla soglia delle ottanta primavere, non ha alcuna intenzione di riporre la calzamaglia nel baule. Non sparirà, anzi... Ecco il colpo di magia: una scuola nell’Appennino parmense dove allevare aspiranti Harry Potter. Il luogo si presta: Berceto è immerso tra i boschi e a proteggerlo dagli indesiderati non sono chissà quali incantesimi, ma un’atmosfera decisamente suggestiva, che lo rende già sede del più grande monastero Zen d’Europa.
L’amministrazione è entusiasta: il sindaco Luigi Lucchi ha incontrato Tortorella insieme al suo assessore Irene Pivetti. Sì, proprio la ex presidente della Camera che smessi i panni della presentatrice televisiva ha deciso di rinascere come amministratrice. “E’ un progetto privato - spiega il primo cittadino - e noi siamo favorevoli a iniziative come questa. Ben vengano...”. Dietro la cattedra Mago Felice, volto noto della televisione e delle piazze italiane: “Sarà lui il mio insegnante di prestigio”, il professore a cui affidare le diverse materie. Il programma di studi è ancora sulla carta, quindi inutile tentare accostamenti con le lezioni di volo di Madama Bumb o le trasfigurazioni della McGranitt. E poi la scuola, che si chiamerà “ stanza dei maghi”, sarà solo una parte della “Casa di Mago Zurlì”, in realtà un serissimo progetto a tutela dell’infanzia.
Un osservatorio che dovrebbe avere, dopo Berceto, una seconda sede in Puglia. “Al centro del mio impegno c’è sempre l’infanzia - spiega Tortorella -. Prima delle elezioni sottoposi ai candidati premier un patto in sette punti per la tutela dei più piccoli. Firmarono Casini e Berlusconi e oggi mi piacerebbe tornare dal presidente e chiedergli cosa ha fatto per onorare quel patto, ad esempio per proteggere i giovani spettatori”. In cantiere anche un docufilm per combattere l’obesità dei bambini. “Chiederò al mio vecchio amico Ermanno Olmi di firmare la regia”. Oltre a questo la scuola di magia. Tortorella ha depositato le richieste all’ufficio urbanistica, ma non vuole dire di più. Da buon prestigiatore sa che le carte non vanno svelate tutte e subito. Un po’ di suspance per proteggere il centro, così come avviene nella saga del maghetto inglese, dagli sguardi dei miscredenti. Di certo i maghi non vanno in pensione.
* la Repubblica, 13 novembre 2009