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Con Freud, al di là della Trinità "edipica" - e "della terra e del sangue"!!!

IN NOME DELLA MADRE "NATURA" E IN NOME DEL "DIO" FIGLIO, UN DOPPIO IMBROGLIO: LA FAMIGLIA DI "MAMMASANTISSIMA" e di "MAMMONA"!!! LA LEZIONE MAGISTRALE DI LUIGI PIRANDELLO CONTRO IL "CATTOLICESIMO" DI BENEDETTO XV E IL "FAMILY DAY" DI BENEDETTO XVI - a cura di pfls

La "risata" di "Giuseppe" contro la vecchia e zoppa "sacra" famiglia cattolico-romana!!!
venerdì 18 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
Un “goj”*
Il signor Daniele Catellani, mio amico, bella testa ricciuta e nasuta - capelli e naso di razza - ha un brutto vizio: ride nella gola in un certo modo così irritante, che a molti, tante volte, viene la tentazione di tirargli uno schiaffo.
Tanto più che, subito dopo, approva ciò che state a dirgli. Approva col capo; approva con precipitosi:
Già, già! già, già!
Come se poc’anzi non fossero state le vostre parole a provocargli quella dispettosissima risata.
Naturalmente (...)

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> IN NOME DELLA MADRE "NATURA" E IN NOME DEL "DIO" FIGLIO, UN DOPPIO IMBROGLIO: LA FAMIGLIA DI "MAMMASANTISSIMA"!!! LA LEZIONE MAGISTRALE DI LUIGI PIRANDELLO CONTRO IL "CATTOLICESIMO" DI BENEDETTO XV E IL "FAMILY DAY" DI OGGI - a cura di pfls

sabato 12 maggio 2007


-  Appello contro la grande opera: farà tremare la chiesa di Gaudì
-  Mobilitazione contro il tunnel del collegamento con Madrid

-  Barcellona, il treno veloce
-  minaccia la Sagrada Familia

di ALESSANDRO OPPES *

MADRID - Che il rischio sia reale, nessuno è in grado di dimostrarlo con certezza. Però, anche il solo sospetto che il nuovo tunnel sotterraneo del treno ad alta velocità possa mettere in pericolo le fondamenta della Sagrada Familia, ha fatto scattare l’allarme. Prima a Barcellona, ora in tutto il mondo, con la mobilitazione di oltre cento tra architetti e ingegneri di 45 università dei cinque continenti.

E’ l’ultimo capitolo della travagliata storia del capolavoro incompiuto di Antoni Gaudí. Il cantiere della spettacolare basilica (che quando sarà completata, probabilmente entro il 2030, sarà la più grande del mondo) è la principale attrazione turistica non solo di Barcellona ma di tutta la Spagna, più che l’Alhambra di Granada e il Museo del Prado di Madrid. Ma a creare un nuovo intoppo nella travagliata opera dei responsabili del Patronato del tempio, si è aggiunta negli ultimi mesi la decisione del governo spagnolo di far passare proprio a pochi metri dalla Sagrada Familia l’ultimo tratto sotterraneo della linea ferroviaria che entro la fine dell’anno collegherà Madrid a Barcellona in appena due ore e mezza. È vero, il tunnel verrebbe costruito varie decine di metri sotto terra, sotto il livello del mare, ma finirebbe quasi per sfiorare le fondamenta della basilica.

"Non faremmo nulla che potesse mettere in pericolo la basilica", insisteva ancora nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture, Magdalena Alvarez, che prima di dare il via ai lavori spera di ottenere il beneplacito del Patronato. Ma il timore del governo è che la disputa possa finire in tribunale, dove un giudice potrebbe decidere di bloccare l’opera. I responsabili del progetto per il completamento del tempio sono estremamente determinati.

Jordi Bonet i Armengol, l’architetto ultraottantenne che guida i lavori della basilica, ha respinto fin dall’inizio il piano tecnico varato dal ministero e avallato dalle amministrazioni regionale e comunale. "Crediamo che alla fine il buon senso avrà la meglio sulla temerarietà", dice fiducioso. Bonet teme che il passaggio dei treni possa provocare "vibrazioni, crepe nelle volte di cemento" o che causi "un’instabilità nel sottosuolo". Per questo si batte perché il Ministero delle Infrastrutture accetti un tracciato alternativo. E cerca - e ottiene - sostegno in tutto il mondo: con un annuncio a pagamento pubblicato ieri su un’intera pagina del quotidiano El País, il patronato della Sagrada Familia riporta le firme di oltre cento cattedratici all’appello contro il nuovo tunnel ferroviario.

Dal Giappone al Messico, dalla Russia alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Germania, decine di architetti e ingegneri lanciano l’allarme. "Nessuno potrebbe immaginare la costruzione di un tunnel che passasse accanto all’Alhambra di Granada", scrive Tokutoshi Torii, professore dell’università di Kanagawa, in Giappone. "Mettere in pericolo un monumento catalogato come patrimonio dell’umanità - rincara Mark Schuster, del Massachusetts Institute of Technology - è un atto di vandalismo sconsiderato".

* la Repubblica, 12 maggio 2007


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