Inviare un messaggio

In risposta a:
Terra: Spagna

APPELLO INTERNAZIONALE PER LA "SAGRADA FAMILIA" DI ANTONI GAUDI’. Barcellona-Madrid: la costruzione di un tunnel per un treno veloce mette in pericolo la chiesa - a cura di Federico La Sala

sabato 12 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Dal Giappone al Messico, dalla Russia alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti alla Germania, decine di architetti e ingegneri lanciano l’allarme. "Nessuno potrebbe immaginare la costruzione di un tunnel che passasse accanto all’Alhambra di Granada", scrive Tokutoshi Torii, professore dell’università di Kanagawa, in Giappone. "Mettere in pericolo un monumento catalogato come patrimonio dell’umanità - rincara Mark Schuster, del Massachusetts Institute of Technology - è un atto di (...)

In risposta a:

> APPELLO INTERNAZIONALE PER LA "SAGRADA FAMILIA". Barcellona-Madrid: la costruzione di un tunnel per un treno veloce farà tremare la chiesa di Gaudì - a cura di pfls

venerdì 22 giugno 2007

Gaudí, ponte possibile tra vecchio e nuovo

Leonardo Servadio (Avvenire, 22.06.2007)

C’è un momento critico ancora irrisolto nella storia dell’architettura: quello del cosiddetto "moderno". È quando ci si lascia alle spalle la successione di stili che hanno accompagnato l’evoluzione di questa disciplina sino alle soglie del XX secolo e ci si inoltra sul terreno delle nuove tecnologie e delle libertà espressive che danno adito a quella specie di anarchia formale che domina nel contemporaneo.

C’è un architetto che, in piena coscienza di tale passaggio, ha saputo porsi come ponte possibile tra il "prima" e il "dopo". Antoni Gaudí (di cui il 25 giugno ricorre l’anniversario della nascita - 1852-1926) è stranoto e universalmente ammirato forse anche per questo aspetto, che tuttavia non è solitamente esplicitato. Egli accoglie l’uso delle nuove tecniche e le potenzialità costruttive che queste comportano, ma in continuità con il passato.

In particolare nella «Sagrada Familia», accetta il neogotico con cui il suo predecessore aveva impostato il progetto ma lo trasfigura attraverso un disegno strutturale che rovescia il sistema e segna un approccio nuovo. Invece di usare contrafforti e archi rampanti, fa sorgere la struttura portante dall’interno, come un albero il cui tronco origina le fronde che ricadono in fuori nella chioma.

In tal modo giunge (pur con espressioni formali diverse) a conclusioni sul piano teorico non dissimili da quelle del suo contemporaneo Frank Lloyd Wright quanto a organicità architettonica e segna una rivoluzione che tuttavia mantiene un segno di continuità. A una prima occhiata la sua architettura potrebbe apparire neogotica, a un’osservazione attenta si rivela totalmente moderna: nello studio geometrico come nell’analisi strutturale. «La Sagrada Familia» è il ponte tra la storia dell’architettura e il progetto contemporaneo.

Quanto sia reale la possibilità di seguire quel cammino per riprendere con autentica invenzione il dialogo interrotto tra l’architettura di oggi e la storia, senza rifugiarsi in astratte riproposizioni-imitazioni di forme passate, è indicato dal fatto che personaggi come Calatrava o recentemente Rogers hanno seguito un simile approccio, in cui vige una profonda coerenza tra struttura e forma. Come vuole la vera architettura, che non separa questi due aspetti, per lasciare agli ingegneri la responsabilità di far stare in piedi forme in cui la fantasiosità a volte è pari solo alla loro assurdità.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: