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Il magistero di "Mammasantissima" e di "Mammona" ("Deus caritas est") e della Morte ("ictus") o il magistero evangelico dell’Amore ("Deus charitas est") e della Vita ("I.ch.th.u.s")?!!

V come VERGOGNA!!! VATICANO: CHIESA, FAMIGLIA, INFANZIA, E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. Il commento del prof. Luigi Cancrini sul video della Bbc sui preti pedofili. Per chi si preoccupa più o meno strumentalmente o scioccamente per l’immagine della Chiesa invece che dei bambini!!! - a cura di pfls

venerdì 25 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Un Papa e un clero che tanto si scandalizzano o dicono di scandalizzarsi per divorzio, aborto e coppie di fatto dovrebbero avere la forza di riconoscere un errore grossolano e porvi riparo. Pubblicamente e con chiarezza. Accettando l’idea per cui i comportamenti pedofili fanno male a chi ne è vittima e ha diritto ad essere protetto e risarcito prima che sia troppo tardi. Ma accettando anche l’idea che il prete che abusa dei bambini è una persona che ha il diritto ed il dovere di (...)

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> V come VERGOGNA!!! VATICANO: CHIESA, FAMIGLIA, INFANZIA, E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. PARMA: 12 ANNI AL MISSIONARIO PEDOFILO.

mercoledì 23 maggio 2007

Don Marco Dessì, ha scelto il rito abbreviato e ha avuto una riduzione di un terzo Dovrà risarcire le sue vittime con 100 mila euro ciascuno

-  Parma, 12 anni al missionario pedofilo
-  Abusava dei bambini in Nicaragua
*

PARMA - Dodici anni di reclusione con rito abbreviato per don Marco Dessì, il missionario sardo accusato di abusi sessuali nei confronti di minori e detenzione di materiale pedopornografico.

Il Gup del Tribunale di Parma Roberto Spanò ha riconosciuto il sacerdote colpevole di tutte le accuse che sono state mosse dalla procura parmigiana. La sentenza tiene conto dello sconto di pena di un terzo previsto dal rito abbreviato con il quale il missionario di 59 anni è stato giudicato.

La Pm Lucia Russo, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del comando Provinciale di Parma e ha sostenuto in aule le accuse, aveva chiesto una condanna a 16 anni di reclusione. Le motivazioni saranno depositate entro quindici giorni. Alla lettura del dispositivo, Dessì, presente in aula, non ha avuto alcun tipo di reazione.

Ai tre ex ragazzi del coro del Gestsemani, vittime degli abusi perpetrati dal sacerdote e oggi tutti maggiorenni, il Gup ha riconosciuto una provvisionale "immediatamente esigibile" di 100 mila euro ciascuno.

I ragazzi si erano costituiti parti civili attraverso l’avvocato reggiano Marco Scarpati, che rappresentava in giudizio anche le associazioni ’Rock no war’ di Modena, ’Solidando’ di Cagliari e il Comune di Correggio (Reggio Emilia). Le due associazioni di volontariato per anni avevano aiutato don Dessì nella raccolta dei fondi da destinare alla missione ’Betania’, creata dal sacerdote a Chinandega una poverissima città del Nicaragua. Il sacerdote venne arrestato alla fine del 2006 al rientro in patria a Cagliari per farsi curare da una grave malattia.

Proprio dalle denunce raccolte in Nicaragua dai volontari italiani sono partite le indagini della procura parmigiana. Le violenze sessuali contestate al sacerdote (da mesi sospeso a divinis dal Vaticano) si riferiscono a ad abusi commessi a metà degli anni ’90 su piccoli componenti del coro fondato da Dessi’.

Quella per il sacerdote è "una pena severa che deve essere accolta con rispettò", ha detto la Pm Russo. L’avvocato Romano Corsi, che assiste Dessì assieme al collega cagliaritano Pierluigi Concas, ha già annunciato che la difesa ricorrerà in appello appena preso visione delle motivazioni della sentenza.

Prima di essere ricondotto in carcere, Dessì, come ieri sera, ha ricevuto il saluto e l’incoraggiamento di alcuni amici e sostenitori. "Abbi fede, Marco", hanno gridato al sacerdote mentre questi montava sul cellulare che lo avrebbe ricondotto nel carcere di via Burla.

* la Repubblica, 23 maggio 2007


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