[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

Caro don Paolo, don Salvatore Boccaccio, maestro e testimone nella fede, mi raccomandava di aspettare a parlare fino a che fossi stata sicura che fosse per amore. Per questo ho letto con piacere che anche la tua è una lettera d’amore. Immagino dietro alle parole proprio un amore appassionato per il vangelo, e comunque per QUESTA chiesa, che pure ce lo ha donato. Condivido ciò che dici, e penso che non la passerai liscia, come del resto capita ai profeti. Ho girato l’articolo ai miei amici, ne parleremo. Intanto, prego per te, perché tu conservi il tuo coraggio insieme ad un’umiltà profonda e senza trucchi. Coraggio, ne abbiamo passate parecchie di queste, e anche di peggio, e la profezia ha sempre trovato le sue ali. Maria Donelli - Roma