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Mondo

Su Radio Caracas Television, arriva un comunicato dell’ambasciata del Venezuela in Italia, postato dal presidente di CA, Francesco Basile

Una decisione in difesa del popolo venezuelano, per il Governo
martedì 29 maggio 2007 di Emiliano Morrone
Il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela e la sua Missione
Diplomatica in Italia ribadiscono che la decisione sovrana di non rinnovare
la concessione al gruppo 1BC, proprietario di ‘Radio Caracas Television’
(RCTV), di cui ieri si è discusso al Parlamento Europeo, con una mancanza di
presenze del 92%, è coerente e si basa sui principi che regolano la nostra
Costituzione, che rispettano e difendono gli interessi ed i diritti del
popolo venezuelano, il principale protagonista e (...)

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> Su Radio Caracas Television, arriva un comunicato dell’ambasciata del Venezuela in Italia, postato dal presidente di CA, Francesco Basile

martedì 29 maggio 2007

OGGI SU L’UNITA’.. ecco cosa vuol dire non nascondere il sole con un dito. Berlusconi peggio di Chavez (dice l’Unità) In un chilometrico articolo sull’Unità, Maurizio Chierici fa una fatica disumana per ammettere che Hugo Chavez ha sbagliato a chiudere “Radio CaracasTV”. Zittire una televisione d’opposizione per consentire alla Tv di stato di prendere le sue frequenze non è una cosa elegante neppure per un ammiratore di Chavez come Chierici. Certo, quella TV gliele cantava a Chavez, ammette l’autore, “ma non si spegne mai la voce di chi informa”. Tutto questo e con grande sudore Chierici lo sbriga nelle prime righe del pezzo: il resto dell’articolo gli serve per riprendersi dalla fatica a spese di Berlusconi.

Quello che ha fatto Chavez contro Radio CaracasTV è infatti nulla a confronto di ciò che Berlusconi ha fatto patire a Biagi e Santoro “colpevoli di testimoniare ogni realtà”. Per loro Chierici ha parole che tendono al lirismo: “In Italia essere cacciati dalla Rai in obbedienza al padrone di Mediaset è stata la riesumazione elettronica dell’antico confino fascista. Cesare Pavese e Carlo Levi e ogni intellettuale che non sopportava il regime sono stati deportati. Il dolore dei loro diari è arrivato alle gente dopo la caduta di Mussolini”. Radio CaracasTV è più fortunata, ci spiega Chierici, perché mentre Biagi e Santoro hanno anche loro (come i deportati) dovuto aspettare la caduta di Berlusconi per tornare in onda, quell’emittente “potrà continuare a trasmettere via cavo e sul satellite”. Biagi e Santoro manco quello.

Non solo, racconta ancora Chierici, il povero Chavez ha anche rischiato la sua immagine con quella decisione di scarso fair play . Perché al contrario di Biagi e Santoro che si sarebbero serenamente rassegnati al loro triste destino, quell’infame di Radio CaracasTV ha provato a reagire. E sapete come? Nel più berlusconiano e sleale dei modi: le puntate cruciali di una seguitissima telenovela “sono state trasmesse nei giorni in cui lo Stato si riprendeva le frequenze”. Qui Chierici vibra d’indignazione per una così plateale nefandezza e spiega: “Un gran numero di aficionados non ha potuto sapere se l’eroina sposerà il suo mascalzone azzurro dal quale aspettava un bambino. E la colpa è andata a Chavez”. Povero Hugo, prendersi una simile colpa. Ma anche qui, secondo Chierici, Berlusconi ha fatto di peggio quando, contro il referendum, minacciava di lasciare gli italiani senza Dinasty e Beautifull.

Il fatto che Chierici dimentica è che gli italiani, potendo scegliere, preferirono tenersi Dinasty e Beautifull contro il referendum voluto dai chavez italiani dell’epoca. E potendo scegliere, si tennero Fede piuttosto che spedirlo sul satellite. E oggi potendo scegliere guardano molto poco Biagi e Santoro

SIGNORI DELL’AMBASCIATA VENEZUELANA, NON VI SENTITE UN TANTINO SERVI E LECCACULO?


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