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Realtà e rappresentazione. Lo "scurismo" morattiano del "no Vat" e il "luminismo" sgarbiano del "W Botero"!!!

ITALIA: IL BEL PAESE? MA DOVE E’ LA LETIZIA E DOVE LA GAIEZZA?!! SOLO MUSICHE MORATZIANE E SGARBI. MILANO NON HA PIU’ NE’ IMMAGINAZIONE NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO: FA SBADIGLIARE!!! LA MOSTRA "VADE RETRO. ARTE E OMOSESSUALITA’" E’ STATA ANNULLATA. Intervista a Philippe Daverio - a cura di pfls

"I capi delegazione hanno incontrato all’alba suor Letizia al convento delle Carmelitane e hanno deciso la linea da tenere"
domenica 15 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Di fronte alla censura - ha commentato Sgarbi riferendosi all’annullamento dell’esposizione - la soluzione più concreta è la censura estrema e quindi la cancellazione della mostra".
Nei giorni scorsi era stata decisa la rimozione di due opere, una, le cui fattezze ricordano Papa Benedetto XVI, l’altra, una manipolazione della fotografia di Silvio Sircana fermo in auto vicino ad un transessuale."Per quei due casi, mi sono trovato d’accordo, perchè le opere fanno riferimento a persone (...)

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> ITALIA: IL BEL PAESE? MA DOVE E’ LA LETIZIA E DOVE LA GAIEZZA?!! -- MILANO NON HA PIU’ NE’ IMMAGINAZIONE NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO --- LOMBARDIA. LA LEGA: OMOSESSUALITà MALATTIA MENTALE. Il Consiglio regionale boccia l’adersione alla giornata mondiale contro l’omofobia.

giovedì 15 gennaio 2009

LOMBARDIA. LA LEGA: GAY MALATI MENTALI

Il Consiglio regionale boccia l’adersione alla giornata mondiale contro l’omofobia

il Giorno, mercoledì 14 gennaio 2009 MILANO L’OMOSESSUALITÀ una malattia mentale? La polemica scoppia in consiglio regionale per la dichiarazione del capogruppo della Lega Nord, Stefano Galli, sulla mozione presentata da alcuni consiglieri dell’opposizione contro l’omofobia. Il documento respinto dall’aula chiedeva «di aderire all’iniziativa internazionale per l’istituzione di una giornata internazionale contro l’omofobia (International Day Against Homophobia)», da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno per ricordare il giorno del 1990 in cui l’omossessualità venne cancellata dalla lista delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il capogruppo della Lega, spiega Luciano Muhlbauer, del Prc, ha definito la mozione "un colpo di culo" dopo aver dichiarato che lui era contrario a celebrare l’omosessualità come una non malattia mentale». Era stato proprio Muhlbauer a chiedere all’aula una presa di posizione sul tema.

Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi, si rivolge al governatore: «Se la cosa si sapesse in giro la considerazione dei cittadini verso la terza assemblea legislativa del nostro paese sarebbe ancora più bassa. Per questo chiediamo l’urgente intervento di Formigoni che spieghi a Galli come stanno le cose. Da chi ci pretende di governare pretendiamo il massimo rispetto di persone e cose, a maggior ragione delle forme di amore che ciascuno di noi deve poter scegliere nella massima libertà».

ANCHE Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi, attaca: «Il centrodestra liberale, se ancora esiste in Lombardia, insegni alla Lega la cultura occidentale della libertà e del rispetto dei diritti individuali, chiedendo insieme a l’opposizione l’iscrizione all’ordine del giorno del progetto di legge contro le discriminazioni sessuali che ho presentato tre fa».

Nel presentare la sua proposta, Muhlbauer j ha spiegato: «Mi auguro che da questa discussione emerga un segnale chiaro della Lombardia contro la discriminazione di chi non è eterosessuale». Il documento sollecitava inoltre il Consiglio affinché invitasse «il Parlamento italiano a promuovere un riconoscimento ufficiale della giornata contro l’omofobia. Un’occasione per prendere una posizione non ideologica a favore di tutti i cittadini e le cittadine della Lombardia».

Enrico Fovanna - il Giorno, mercoledì 14 gennaio 2009


LOMBARDIA. LA LEGA: OMOSESSUALITà MALATTIA MENTALE

Arcigay. Dalla casa del Grande Fratello al palazzo della Regione Lombardia, fioccano gli insulti verso le persone gay e lesbiche

di Aurelio Mancuso

Non c’è limite agli insulti che la dignità di milioni di persone omosessuali devono subire ogni giorno in tutti i contesti. Non ne sono esenti i palazzi delle istituzioni, Proprio oggi, durante una seduta del Consiglio regionale della Lombardia, il capogruppo della Lega Nord Stefano Galli, appena respinta una mozione che chiedeva di aderire alla Giornata Mondiale contro l’Omofobia del 17 maggio, si è prodigato - così come riportato dal consigliere Muhlbauer - in frasi di trionfo che accoglievano l’incivile decisione come un “colpo di culo” e affermazioni che confermavano che lui era “contrario a celebrare l’omosessualità come una non-malattia mentale”.

La cultura del pregiudizio e della paura della diversità, nutrita da alcuni politici di ogni schieramento, autorizza così anche i personaggi della TV, appena assurti alla popolarità, a lasciarsi andare in dichiarazioni pregne di ignoranza e di disprezzo. Così è accaduto alla concorrente del Grande Fratello Federica, appena entrata nella casa, che nel suo primo giorno da star ci racconta: "Se il mondo fosse pieno di froci sarebbe una tragedia,non si può parlare di normalità"; "La normalità,un uomo che va a letto con una donna,lo ha deciso Dio"; "Preferisco un figlio cresciuto da un padre e una madre,che da due lesbiche o da due froci".

Chiediamo al presidente della Lombardia Formigoni di prendere le distanze da Galli e di confermare la più civile delle verità, cioè che l’omosessualità è una variabile naturale dell’identità.

Agli autori del reality di Canale5 chiediamo di intervenire con una sanzione nei confronti della concorrente e di farle fare pubbliche scuse in diretta, come è già accaduto per insulti contro la religione e come accadrebbe se avesse pronunciato improperi contro persone di colore o portatrici di handicap.

Siamo umiliati e stanchi di questo clima di paura e pregiudizio che colpisce a tutti i livelli le persone LGBT e che porta molti giovani omosessuali a sentirsi emarginati e non riconosciuti, con l’unica speranza possible quella di fuggire da questo paese integralista e bigotto.

Aurelio Mancuso, Presidente nazionale Arcigay


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