Inviare un messaggio

In risposta a:
Realtà e rappresentazione. Lo "scurismo" morattiano del "no Vat" e il "luminismo" sgarbiano del "W Botero"!!!

ITALIA: IL BEL PAESE? MA DOVE E’ LA LETIZIA E DOVE LA GAIEZZA?!! SOLO MUSICHE MORATZIANE E SGARBI. MILANO NON HA PIU’ NE’ IMMAGINAZIONE NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO: FA SBADIGLIARE!!! LA MOSTRA "VADE RETRO. ARTE E OMOSESSUALITA’" E’ STATA ANNULLATA. Intervista a Philippe Daverio - a cura di pfls

"I capi delegazione hanno incontrato all’alba suor Letizia al convento delle Carmelitane e hanno deciso la linea da tenere"
domenica 15 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Di fronte alla censura - ha commentato Sgarbi riferendosi all’annullamento dell’esposizione - la soluzione più concreta è la censura estrema e quindi la cancellazione della mostra".
Nei giorni scorsi era stata decisa la rimozione di due opere, una, le cui fattezze ricordano Papa Benedetto XVI, l’altra, una manipolazione della fotografia di Silvio Sircana fermo in auto vicino ad un transessuale."Per quei due casi, mi sono trovato d’accordo, perchè le opere fanno riferimento a persone (...)

In risposta a:

> ITALIA. MA QUALE LETIZIA E QUALE GAIEZZA!!! MILANO NON HA PIU’ NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO: FA SBADIGLIARE!!! LA MOSTRA "VADE RETRO. ARTE E OMOSESSUALITA’" E’ STATA ANNULLATA. Intervista a Philippe Daverio - a cura di pfls

sabato 14 luglio 2007


-  L’esposizione che aveva suscitato vivaci polemiche non aprirà al pubblico
-  Opere ritirate e censura del sindaco Moratti alla base della decisione

Milano, salta la mostra sull’omosessualità Sgarbi: "Fallita la mediazione di Berlusconi" *

MILANO - Il tormentone è finito: la mostra "Vade retro: arte e omosessualità" non aprirà al pubblico. Lo ha comunicato l’assessore Vittorio Sgarbi dopo le polemiche di questa settimana. "E’ una decisione degli organizzatori - ha detto l’assessore - che io condivido. La mostra si farà in un’altra città con le opere censurate". Sgarbi ha anche rivelato di aver telefonato a Silvio Berlusconi perchè convincesse il sindaco Letizia Moratti a recedere dalla posizione assunta sulle opere da eliminare: "Una missione fallita. Di fronte alla censura la soluzione più concreta è la censura estrema e quindi la cancellazione della mostra".

L’esposizione, inaugurata lunedì, di fatto non ha mai aperto i battenti al pubblico. Nei giorni scorsi era stata decisa la rimozione di due opere: una, le cui fattezze ricordavano Papa Benedetto XVI, l’altra, una manipolazione della fotografia di Silvio Sircana fermo in auto vicino ad un transessuale. Una decisione condivisa dallo stesso Sgarbi perché le opere "coinvolgevano personalità con un ruolo istituzionale". Oltre a ciò era stato posto il divieto ai minori di 18 anni.

Questa mattina la rottura definitiva. Il sindaco Moratti, d’accordo con i capi delegazione dei gruppi consiliari della maggioranza, ha deciso la rimozione di altre dieci opere, secondo il principio che non devono esserci riferimenti alla religione ed alla pedofilia. Un’ingerenza insopportabile secondo Sgarbi che ha auspicato la chiusura della mostra: "Non riesco a concepire l’ipotesi che a Milano s’istituisca un ufficio della censura". Fino alla decisione degli organizzatori e alla chiusura definitiva.

Immediate le reazioni. Secondo l’assessore di FI, Tiziana Maiolo: "A parte quella raffigurante il Papa e quella di Sircana, le altre opere si potevano lasciare. Non c’è niente di più scandaloso rispetto a quello che si vede per esempio agli scavi di Pompei". Per il consigliere comunale dell’Ulivo, Pierfrancesco Majorino: "La giunta Moratti ha mostrato in quest’occasione il peggio di sè". Il deputato di Sd, Franco Grillini sottolinea che la chiusura della mostra è solo "l’ultimo episodio di una serie incredibile di censure che abbiamo subito anche su altre piazze".

La replica del Comune non si è fatta attendere. Il portavoce del sindaco Letizia Moratti ha fatto sapere: "Per l’amministrazione vale quello che è stato deciso oggi nella riunione di Giunta e quindi che la mostra può aprire domani senza quella decina di opere. Se poi gli organizzatori domani non aprissero la mostra al pubblico, vedremo".

L’assessore Vittorio Sgarbi, comunque esclude l’ipotesi di proprie dimissioni: "Mi diverto sempre di più. Io ho tolto le opere che andavano tolte. L’eliminazione di altre ha provocato la decisione degli organizzatori che domani terranno una conferenza stampa". Si fanno ipotesi anche sulla nuova destinazione della mostra: "Posso dire già da ora - continua Sgarbi - che c’è un’offerta da Savona. È chiaro che se la mostra si farà da qualche altra parte sarà uno smacco per Milano". Di fatto, mai titolo fu più azzeccato. Alla mostra "Vade retro", per ora, nessuno è riuscito ad entrare.

* la Repubblica, 13 luglio 2007


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: