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Realtà e rappresentazione. Lo "scurismo" morattiano del "no Vat" e il "luminismo" sgarbiano del "W Botero"!!!

ITALIA: IL BEL PAESE? MA DOVE E’ LA LETIZIA E DOVE LA GAIEZZA?!! SOLO MUSICHE MORATZIANE E SGARBI. MILANO NON HA PIU’ NE’ IMMAGINAZIONE NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO: FA SBADIGLIARE!!! LA MOSTRA "VADE RETRO. ARTE E OMOSESSUALITA’" E’ STATA ANNULLATA. Intervista a Philippe Daverio - a cura di pfls

"I capi delegazione hanno incontrato all’alba suor Letizia al convento delle Carmelitane e hanno deciso la linea da tenere"
domenica 15 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Di fronte alla censura - ha commentato Sgarbi riferendosi all’annullamento dell’esposizione - la soluzione più concreta è la censura estrema e quindi la cancellazione della mostra".
Nei giorni scorsi era stata decisa la rimozione di due opere, una, le cui fattezze ricordano Papa Benedetto XVI, l’altra, una manipolazione della fotografia di Silvio Sircana fermo in auto vicino ad un transessuale."Per quei due casi, mi sono trovato d’accordo, perchè le opere fanno riferimento a persone (...)

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> ITALIA: IL BEL PAESE? MA DOVE E’ LA LETIZIA E DOVE LA GAIEZZA?!! SOLO MUSICHE MORATZIANE E SGARBI. MILANO NON HA PIU’ NE’ IMMAGINAZIONE NE’ INTELLIGENZA NE’ CORAGGIO: FA SBADIGLIARE!!! LA MOSTRA "VADE RETRO. ARTE E OMOSESSUALITA’" E’ STATA ANNULLATA. Intervista a Philippe Daverio - a cura di pfls

lunedì 16 luglio 2007

MILANO DA ASSAGGIARE

di Alessandro Robecchi *

DOPO CINQUE ANNI DI FORMENTINI, DIECI ANNI DI ALBERTINI E UN ANNO DI MORATTI, FAR BALENARE QUALCOSA DI CULTURALE DAVANTI AGLI OCCHI DI UN MILANESE SAREBBE PERICOLOSO: POTREBBE RESTARCI SECCO.

I milanesi non potranno vedere la controversa mostra su arte e omosessualità annunciata, poi censurata, e poi defunta. E’ un bene. Dopo cinque anni di Formentini, dieci anni di Albertini e un anno di Moratti, far balenare qualcosa di culturale davanti agli occhi di un milanese sarebbe pericoloso: potrebbe restarci secco. Eppure questa grande azienda privata nel cuore della Lombardia ha un grande presente culturale, che forse è bene raccontare.

Installazioni:

Milano ha una vera passione per quelle installazioni di arte contemporanea che si chiamano parcheggi sotterranei, in inglese box. Si tratta di costruzioni in cemento armato dove mettere la macchina, che hanno ormai quotazioni da collezionisti. Prima uno poteva parcheggiare in strada, sotto casa, gratis. Ora posteggia sotto la strada sotto casa, pagando appena alcune migliaia di euro al metro quadro.

Arte speculativa:

Del resto, Milano offre molti punti di vista. Se guardate in alto, vedete abbaini trasformati in abitazioni a prezzi spaventosi. Se guardate in basso, vedete scantinati trasformati in laboratori dove lo sfruttamento è a livelli spaventosi. Modernissimi!

Performance:

A Milano si può assistere a notevoli performance. Per esempio la fiaccolata di protesta del sindaco di destra in una città che la destra governa da quasi vent’anni. Una volta è per la sicurezza. Una volta è la fiaccolata dei poveri commercianti, una volta è contro i cinesi. Un’altra volta la fiaccolata contro i rom. La fiaccolata dei ricchi contro i poveri è ormai un classico della cultura milanese.

Natura morta:

Milano offre molto anche a chi ama l’arte più tradizionale, la natura morta. Immobile, ferma, quasi congelata, stesa su un tavolo senza muovere un muscolo, inane e paralizzata. E’ la sinistra. Si riscuote e rianima un pochino solo quando le danno qualche briciola di appalto per i box o la metropolitana. Poi si riaddormenta, si placa, si iberna. E per vederla non si paga niente.

* 16/07/2007 - Il Manifesto


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