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"Analfabetismo" costituzionale, sociale e umano ....

MA COME PENSANO LE ISTITUZIONI? A MONTALTO DI CASTRO (VITERBO), IL SINDACO "PRESTA" A OTTO RAGAZZI INDAGATI PER STUPRO 5MILA EURO A TESTA. VERGOGNA E SCANDALO . Un intervento del presidente dei Giuristi Democratici. Sotto pressione, infine, il Comune ha deciso "per motivi di opportunità" la revoca della delibera - a cura di pfls

domenica 22 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La decisione del sindaco di Montalto di Castro, Salvatore Carai, aveva sollevato molte polemiche. Per questo, nel pomeriggio verrà ufficializzata la marcia indietro della giunta "per motivi di opportunità". Carai aveva deciso di prestare 5mila euro a testa ad alcuni dei minori, che hanno tra i 15 e i 17 anni, per affrontare il processo. Il gesto era stato letto da molti, tra cui la madre della ragazza, come un’ulteriore violenza nei confronti della quindicenne di Tarquinia che era (...)

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> MA COME PENSANO LE ISTITUZIONI? A MONTALTO DI CASTRO (VITERBO), IL SINDACO "PRESTA" A OTTO RAGAZZI INDAGATI PER STUPRO 5MILA EURO A TESTA. VERGOGNA E SCANDALO . Un intervento del presidente dei Giuristi Democratici. Sotto pressione, infine, il Comune ha deciso "per motivi di opportunità" la revoca della delibera - a cura di pfls

venerdì 3 agosto 2007


-  Il segretario Ds e l’esponente dell’Ulivo avevano criticato il primo cittadino
-  per aver deliberato soldi per la difesa di alcuni minorenni accusati di stupro

-  Stupro, il sindaco di Montalto
-  attacca Fassino e la Finocchiaro

-  L’opposizione aveva presentato una mozione di sfiducia discussa oggi nel comune del viterbese
-  Manifestazione di solidarietà di alcune donne: "Salvatore non mollare" e "Carai resta dove stai"

MONTALTO DI CASTRO (VITERBO) - "Anna Finocchiaro? Una talebana del c...". "Il segretario del mio partito (Piero Fassino, ndr)? E’ lui che ha bisogno di me e non io di lui". Sono alcune delle frasi pronunciate dal sindaco diessino di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Salvatore Carai è finito nella bufera per alcune delibere, poi revocate, con le quali ha anticipato le spese legali a sei degli otto minorenni montaltesi accusati di aver stuprato in gruppo una quindicenne di Tarquinia. Una decisione che ha provocato una dura presa di posizione sia all’interno del Consiglio comunale da parte dell’opposizione, che ha presentato una mozione di sfiducia che è stata discussa oggi.

Durante il dibattito, si è subito capito che Carai non avrebbe mantenuto la promessa di non dire più una parola sulla vicenda, come aveva annunciato nei giorni scorsi in una lunga lettera alla stampa, con la quale spiegava i motivi della sua decisione e chiedeva scusa alla ragazza per averla involontariamente offesa. Salvatore Carai, ha invece trasformato quello che avrebbe dovuto essere il giorno della ’pietra sopra’, nel giorno delle affermazioni deflagranti, destinate a rinfocolare le polemiche.

Il sindaco, in particolare, ha rivolto le sue "attenzioni" alla presidente del gruppo dell’Ulivo al Senato. Anna Finocchiaro è stata bollata come talebana, interrompendo un consigliere di An che gli ricordava la presa di posizione della Finocchiaro, che aveva definito sconcertante la decisione del Comune di Montalto. Identica la dinamica per il riferimento a Fassino, con l’opposizione che ricordava la richiesta del segretario Ds di ritirare i provvedimenti e Carai che rintuzzava sostenendo che è Fassino ad aver bisogno di lui e non viceversa.

Per il resto, Carai ha ricostruito l’intera vicenda negli stessi termini dei giorni scorsi. Ha sostenuto di aver accolto le segnalazioni delle assistenti sociali del tribunale dei minori che gli hanno chiesto di non abbandonare i ragazzi accusati di stupro, di essere solidale con la giovane che avrebbe subito la violenza, alla quale ha chiesto scusa. Il sindaco ha anche spiegato che, alla luce del clamore avuto dalla vicenda, se tornasse indietro si comporterebbe in modo diverso.

La mozione di sfiducia è stata bocciata con 11 voti contrari, quelli del centrosinistra, e 5 a favore, quelli della Cdl. Subito dopo, Carai è sceso in piazza a raccogliere gli applausi e le strette di mano dei fans che lo attendevano in piazza: un’ottantina di persone, quasi tutte donne, che avevano già inscenato una manifestazione esibendo uno striscione con la scritta "Salvatore non mollare, siamo tutti con te" e urlando lo slogan "Carai resta dove stai".

La prima reazione alle dichiarazioni di Carai è stata quella del senatore Giulio Marini (Fi), che ha espresso solidarietà alla Finocchiaro, definendo "rozze e inqualificabili" le affermazioni del sindaco. Più tardi è giunta anche la replica del portavoce di Fassino, Gianni Giovannetti, per il quale Carai, che avrebbe bisogno di "un periodo di riposo", ha dimostrato "assoluto sprezzo del ridicolo e totale mancanza di responsabilità e misura". Non è voluta intervenire, invece, Anna Finocchiaro, che si è limitata a un "no comment".

In tutta la vicenda non è mancato anche un piccolo giallo. Prima del consiglio comunale, la sezione Udc di Montalto di Castro ha diffuso una nota che prendeva le distanze dalla mozione di sfiducia e si dichiarava solidale, almeno dal punto di vista umano, con Carai. Ma subito dopo l’apertura del consiglio comunale, il segretario provinciale dell’Udc, Candido Socciarelli, sebbene fosse a Praga, telefonicamente ha spiegato che a Montalto non c’è alcuna sezione dell’Udc e quindi alcun iscritto. Perciò la nota era falsa. Socciarelli ha annunciato che presenterà una denuncia contro chi ha redatto e diffuso il comunicato.

* la Repubblica, 1 agosto 2007


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