Antonveneta, le accuse della Forleo:
"Scalata con complicità istituzionali"
La motivazioni del patteggiamento di Bpi e di Bpl Swisse: «Operazione illegale in totale spregio delle regole» *
MILANO. Banca Popolare Italiana stava conducendo la scalata ad «altri istituti bancari in totale spregio delle regole poste a presidio del mercato - e, con esso, dei medi e soprattutto piccoli risparmiatori e investitori - con la complicità di esponenti del mondo istituzionale, alcuni dei quali pervicacemente riluttanti ad ammettere le proprie debolezze e ad accettare dignitosamente che in uno stato di diritto debba valere il principio dell’articolo 3 della Costituzione. Lo ha scritto il gip Clementina Forleo nelle motivazioni del patteggiamento di Bpi e di Bpl Swisse avvenuto lo scorso 28 giugno.
Il giudice ha sottolineato l’importanza del «cospicuo versamento fatto da Bpi, oltre 94 milioni di euro confiscati, versamento che si è tradotto »in una evidente ammissione da parte dell’istituto in questione dell’illiceità dell’operazione che si stava conducendo«. Bpi inoltre ha versato poco più di un milione di euro come sanzione pecuniaria mentre Bpl Swisse 330 mila euro, sempre come sanzione pecuniaria. Gli oltre 90 milioni di euro riguardano il profitto degli illeciti calcolati in base alle trasparenze realizzate attraverso la cessione delle azioni Antonveneta. Tale somma confiscata è stata versata su un conto vincolato intestato alla Procura di Milano.
* La Stampa, 13/9/2007 (12:50)