Italialaica, 1 agosto 2007
Nulla di strano, se...
Gentile direttore,
Papa Ratzinger, nel suo libro "Gesù di Nazaret", a pagina 57, scrive: “Veniamo alla seconda tentazione di Gesù...Anzitutto c’è qualcosa di strano. Per attirare Gesù nella sua trappola il diavolo cita la Sacra Scrittura. Cita il Salmo 91, 11s che parla della protezione che Dio garantisce all’uomo fedele...L’intero colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito tra due esperti della Scrittura: il (...)
Per quanto ne so, i demoni vennero importati nella cultura ebraica durante la deportazione in Assiria e Babilonia.
Prima, ogni cosa, che con le conoscenze possedute non riuscivano a spiegarsi, veniva attribuita a Dio.
Per cui la malattia, la morte, la guerra, ogni iattura era inspiegabilmente voluta e mandata da Dio.
Quando durante la deportazione appresero che oltre Dio, vi erano creature angeliche, di vari, di molti gradi, e creature diaboliche, satanassi, demoni, luciferi, gli ebrei non persero tempo a impriglarle nella loro teologia: finalmente non dovevano dare più la colpa a Dio, ma la potevano scaricare ai demoni.
I cristiani e poi i cattolici, eredi del sacro patrimonio culturale della bibbia, non riuscirono a leggere queste presenze fiabesche come strumenti per appianare taluni misteri che non riuscivano ancora a spiegarsi. Ad esempio, l’epilessia era l’incorporazione del diavolo in una persona...
Questa lettura si è protratta oltre i tempi necessari. Quando la scienza ha trovato la spiegazione di certi mali, non occorrerà ancora riferirsi ai diavoli per star sicuri nei nostri panni.
Purtroppo molti cristiani, e i cattolici in particolar modo, con a capo il papa, si accaniscono a difendere questa FEDE del diavolo, come, senza di questa, non si possano assumere le proprie responsabilità personali e sociali... e non si possa entrare nel Regno di Dio.
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