Ci sarebbe anche un altro prete coinvolto nella storia di estorsione
che ha portato in carcere Salvatore Costa. Don Vaudagnotto iscritto nel registro degli indagati
Torino, un terzo sacerdote coinvolto
nell’inchiesta sulla violenza sessuale *
TORINO - Ci sarebbe un terzo prete coinvolto nella brutta storia di estorsione che ha portato all’arresto di Salvatore Costa, 24 anni, il giovane che per mesi ha estorto denaro a sacerdoti torinesi accusati da lui di averlo molestato sessualmente. Un sacerdote più giovane degli altri due e che avrebbe anche lui conosciuto Costa quando questi era minorenne, un prete dell’hinterland torinese solitamente vicino ai giovani.
A fare il suo nome è stato lo stesso Costa tuttora in carcere e le cui dichiarazioni sono vagliate con cautela dai magistrati. "Avevo bisogno di soldi per pagare le spese di casa e crescere le mie bambine", ha detto il giovane agli inquirenti per giustificare le richieste di denaro. "La sua convivente, una casalinga, aiutata economicamente dalla sua famiglia - dice il difensore di Costa, l’avvocato Roberto De Sensi - era all’oscuro di tutto. Conosceva i suoi trascorsi di quando era minore e più volte era finito a chiedere aiuti in oratori e fondazioni religiose, ma non la sua decisione di procurarsi denaro in questo modo".
E che Costa fosse davvero disperato lo dimostrerebbe il fatto che ha reiterato il reato anche dopo essere uscito una prima volta di prigione a metà luglio. Il giovane dovrebbe essere interrogato nuovamente dai magistrati nei prossimi giorni. "Il mio assistito ha sicuramente compiuto un reato, un reato anche grave - aggiunge De Sensi - e ne risponderà, ma è giusto che vengano messi tutti i puntini sulle i e che se vi sono responsabilità, di altro genere, vengano accertate".
Nel frattempo si è appreso che don Mario Vaudagnotto, il secondo religioso coinvolto nelle indagini, è stato iscritto al registro degli indagati e che la Curia torinese sta cercando per lui un legale. Don Vaudagnotto fino ad ora è stato sentito come teste. Molto provato e più volte caduto nello sconforto e in crisi di pianto, don Vaudagnotto, caratterialmente affettuoso e dai modi molto gentili con tutti, ha detto: "Mi rimetto alla magistratura e ho la speranza che questa triste storia termini presto".
* la Repubblica, 8 agosto 2007