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Italia 2007: "piano" di autodistruzione....

INCENDI. CONTRO LA GUERRA DEL FUOCO, UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE. Una sequenza nel Sud dell’Italia e sull’intera costa tirrenica dalla Sicilia, da Messina a Cefalù. Mobilitati Esercito e Marina - a cura di pfls

venerdì 24 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha dato immediatamente disposizioni per un ulteriore impiego di uomini e mezzi delle Forze Armate affinché collaborino alle operazioni di spegnimento. "La Difesa - si legge in una nota - metterà a disposizione elicotteri dell’Esercito e della Marina, inoltre un battaglione dell’Esercito opererà in Calabria in supporto delle attività antincendio in corso". "Questo ulteriore concorso delle Forze Armate - prosegue la nota - va a integrare gli (...)

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> INCENDI. Una sequenza nel Sud dell’Italia e sull’intera costa tirrenica dalla Sicilia, da Messina a Cefalù. Mobilitati Esercito e Marina - a cura di pfls

venerdì 24 agosto 2007


-  Nelle macchine degli uomini trovati interi pacchi di fiammiferi e alcune bottiglie
-  Panico a San Martino delle Scale. L’emergenza continua anche in Calabria

-  Fermati quattro pastori per il rogo di Patti
-  Numerosi feriti per un incendio vicino Palermo
*

ROMA - Non si placa l’emergenza incendi. A San Martino delle Scale, frazione di Monreale, alle porte di Palermo, numerose persone sono rimaste ferite a causa di un rogo. Testimoni parlano di scene di panico, con la gente terrorizzata che fugge dalle fiamme, e l’incendio che si avvicina sempre più al centro abitato. Nella notte, in provincia di Cosenza, centinaia di persone sono state evacuate per il rischio fiamme, mentre a Patti, nel Messinese, quattro pastori sono stati fermati per il rogo di mercoledì che ha portato alla morte di tre persone. Nelle loro auto sono stati trovati interi pacchi di fiammiferi e alcune bottiglie.

L’allarme nel Cosentino. Nel timore che i focolai potessero diventare pericolosi per residenti e turisti, i vigili del fuoco sono dovuti ricorrere a interventi di emergenza. Un centinaio di ospiti dell’albergo La Castellana, a Sangineto, sono stati allontanati per diverse ore dalla struttura, invasa dal fumo, e hanno sostato ai bordi della statale 18. Nella notte sono stati evacuati anche altri turisti e abitanti della zona, ma stamattina l’allarme è rientrato. Il fronte del fuoco si è poi spostato verso il nordest della Calabria e il Parco del Pollino.

Le indagini di Patti. Quattro pastori sono stati fermati nell’ambito dell’indagine sull’incendio che mercoledì pomeriggio ha distrutto l’agriturismo "Rifugio del falco", causando tre morti. Gli uomini si trovano nel commissariato della cittadina messinese da ieri sera. Adesso sono in stato di fermo. "Attendiamo l’eventuale convalida del provvedimento da parte del pm", ha dichiarato l’avvocato Loredano Rigoli, legale di fiducia di uno dei 4 pastori, e d’ufficio degli altri 3. L’avvocato ha detto di essere stato chiamato dai familiari del suo assistito, ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione dalla procura. "I reati che potrebbero ipotizzarsi", ha aggiunto, "sono quelli di incendio doloso o omicidio colposo". Nella notte gli investigatori avevano sequestrato due macchine, una Panda e una Punto, entrambe targate Torino, di proprietà dei pastori. All’interno delle vetture erano stati trovati interi pacchi di fiammiferi e alcune bottiglie.

Le fiamme nel messinese. Anche oggi si sono sviluppati numerosi incendi in provincia di Messina, in particolare nelle zone di Milazzo, Patti, Brolo, Librizzi e sull’isola di Salina (Eolie). E’ rientrato invece in nottata l’allarme per un fronte che minacciava le abitazioni di Massa San Giorgio.

La situazione nel palermitano. Non sono stati ancora domati molti dei fronti divampati ieri, a Pizzo Cresta e su monte Cuccio. Ci sono stati interventi aerei anche su Grotta Grande, a Isnello e a Scillato. E’ ancora attivo il vastissimo fronte di Pioppo, una frazione di Monreale, dove ieri ci sono stati ripetuti allarmi per le abitazioni, allarme che sta ora interessando località Casaboni.

* la Repubblica, 24 agosto 2007


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