Inviare un messaggio

In risposta a:
Il magistero dell’Amore (= Charitas), non della Menzogna e di "Mammona"(= Caritas)!!!

BUONA-NOTIZIA: EU-ANGELO!!! PADOVA. Don Sante Sguotti, il parroco di Monterosso, diventerà papà e, dall’altare, lo comunica ai fedeli. Una fraterna lezione e una bella sollecitazione al Papa e a tutta la Gerarchia cattolico-romana a cambiare rotta e registro!!! Risposta "faraonica": "Lasci la chiesa il più presto possibile"!!! - a cura di pfls

"Non lascio Monterosso, sarò il parroco morale della gente del paese che non accetta una imposizione di questo tipo, mi appello al diritto del popolo di decidere chi sia il suo pastore"(10.10.2007).
mercoledì 10 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Non solo i fedeli di Monterosso sono con il parroco-papà. Ci sono anche preti, come don Albino Bizzotto, l’anima del gruppo "Beati i costruttori di pace". Si dice stufo dei "preti ’corpo speciale’" e contento che il sacerdote di Monterosso abbia reso pubblica davanti ai parrocchiani la sua paternità, "anziché agire in segreto, come hanno fatto e continuano a fare altri sacerdoti". "Su questa vicenda - dichiara don Albino - la mia posizione è chiara: meglio le cose aperte e quindi (...)

In risposta a:

> BUONA-NOTIZIA: EU-ANGELO!!! PADOVA..... PRIMA DI LORETO, IL PAPA - "ORSO" SI RECA IN visita a MONTEROSSO?! COSì SIA. Amen...

lunedì 27 agosto 2007

A MENO DI UNA SETTIMANA DALL’EVENTO DI LORETO .... E DEI DUE GIORNI DI "Montorso", FORSE SAREBBE MEGLIO ( E BELLO) che IL PAPA - "ORSO" SI RECASSE IN visita a MONTEROSSO a salutare don Sante, la Madre, il Bambino, e tutta la sua lieta, forte e feconda (di fede, di pensiero, e di opere) comunità!!! Che l’ "Orso" trovi il suo coraggio e che il Dio (Charitas) dei nostri Padri e delle nostre Madri lo aiuti!!! Così sia!!! Amen.... (fls)


VERSO L’AGORA’

«In ascolto dei giovani perchè crediamo in loro»

La grande attesa del dialogo con il Papa, l’attenzione ai «ragazzi fuori dal giro». A meno di una settimana dall’evento di Loreto, le riflessioni di monsignor Paolo Giulietti responsabile del servizio Cei per la pastorale giovanile

Da Roma Mimmo Muolo (Avvenire, 27.08.2007).

Il dialogo del Papa con i giovani. L’italian style della proposta di fede. L’inserimento in un cammino triennale. Ma soprattutto il segnale di fiducia che viene dato a tutto il Paese: la Chiesa italiana crede nei giovani, cioè nel futuro, e investe in essi. Secondo monsignor Paolo Giulietti, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei, sono questi i tratti fondamentali della carta d’identità dell’Agorà dei giovani. A meno di una settimana dall’evento di Loreto, il direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale giovanile ne ricorda i tratti principali e rivolge un nuovo invito ai giovani di tutta Italia: «Venite ad incontrare il Papa. È un’occasione da non perdere».

A Montorso Benedetto XVI risponderà alle domande dei giovani. Perché questa scelta?

«Perché quando incontra i fedeli, è questo lo stile che predilige e lo ha già dimostrato sia con i giovani e con i bambini, sia con i sacerdoti. Ma poi c’è anche un altro motivo. L’Agorà giunge a conclusione dell’anno dell’ascolto dei giovani. E Benedetto XVI ha voluto che anche in questa occasione la voce dei giovani si sentisse chiaramente. Le domande che verranno poste al Papa nasceranno, infatti, dalle esperienze maturate e in un certo senso ripercorreranno la vicenda di Maria, soprattutto la sorpresa dell’incontro con Dio, anche nelle situazioni difficili della vita. Così il Pontefice potrà declinare il messaggio evangelico in relazione alla vita dei giovani».

Che cosa è emerso in questo primo anno del "triennio giovane" della Chiesa italiana dall’ascolto delle realtà giovanili?

«Soprattutto la positiva sorpresa di chi si è impegnato per raggiungere i ragazzi "fuori dal giro" nel trovare disponibilità al dialogo. I giovani non sono chiusi alla proposta del Vangelo e la distanza di certi luoghi di aggregazione tipicamente giovanili è minore di quello che si pensava. Ma questa distanza chiede di essere colmata non solo con proposte episodiche, ma con progetti strutturati».

Tutto questo lavoro, oltre che nel dialogo tra il Papa e i giovani, come rifluirà sull’Agorà di Loreto?

«Tutto l’evento - anzi tutto il triennio, poiché l’Agorà non è figlia unica, ma avrà un seguito anche nel 2008 con la Gmg di Sidney e nel 2009 con il confronto culturale - è caratterizzato secondo la duplice prospettiva dell’ascolto e della risposta missionaria. Ci siamo fatti guidare dalla dinamica dell’Annunciazione. Ed a questa dinamica sono ispirati anche i diversi momenti».

Vediamo di ripercorrerli insieme, allora.

«In un certo senso possiamo dire che si parte proprio con un bilancio delle esperienza di ascolto dell’anno pastorale appena trascorso. Dal 29 al 31 agosto, infatti, l’accoglienza dei giovani nelle diverse diocesi avrà anche questo scopo, dato che tutti saranno chiamati a mettere in comune le proprie esperienze».

E i due giorni di Montorso?

«Il tema dell’ascolto sarà protagonista ancora del sabato, grazie alla Veglia con il Papa, la serata delle testimonianze e la notte delle Fontane di luce, cioè gli otto spazi di confronto su altrettanti temi ai quali i giovani potranno accedere nel corso della nottata tra sabato e domenica. Qui viene in primo piano la dinamica dell’Annunciazione. Di fronte alla proposta dell’Angelo Maria rimase turbata e noi vogliamo rappresentare questo turbamento (che prende ognuno di noi quando Dio irrompe nella nostra vita), sia nella serata delle testimonianze, sia tramite le Fontane di luce».

Perché Fontane?

«Nella tradizione apocrifa il primo incontro tra Maria e l’Angelo avviene non nella casa, ma alla fontana di Nazareth. Abbiamo preso spunto da questa tradizione, per dare corpo al turbamento, che non va inteso solo in senso negativo, ma anzi rappresenta un momento di riflessione e di crescita».

Qual è, invece, il significato della domenica?

«La Messa con il Papa sarà come il sì di Maria. Anche attraverso il mandato missiona rio conferito a 72 ragazzi i giovani di Montorso accetteranno di farsi evangelizzatori dei loro coetanei. E l’atto di carità a favore della diocesi di Emdeber in Etiopia come la visita ad Elisabetta».

Che cosa ci si deve attendere da Loreto 2007?

«Questo evento sarà il vero lancio del triennio. Farà cioè capire che la Chiesa italiana sta investendo fortemente sui giovani i quali, come ha detto qualche giorno fa il presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, sono il futuro anche del Paese, oltre che della Chiesa. È un messaggio di grande importanza anche sociale, specie in un’Italia che tende a invecchiare e che non sempre tiene in debito conto le esigenze dei giovani».


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: