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Pianeta TERRA e UmaNITA’. Per il dialogo, quello vero.....

MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A FIANCO DEI MONACI BUDDISTI IN TESTA AL MOVIMENTO DI DEMOCRATIZZAZIONE E DELLA VOLONTA’ DI PACE E DI DIALOGO DI AUNG SAN SUU KYI. Si prepara condanna ONU - a cura di pfls

sabato 6 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
MYANMAR: ATTIVISTI PER DEMOCRAZIA AL TIMES, COMBATTEREMO FINO ALLA MORTE
Londra, 6 ott. - (Adnkronos) - "Combatteremo fino alla nostra o alla loro morte". E’ questo il grido, disperato e determinato, lanciato da due attivisti birmani per la democrazia, che hanno contattato il Times di Londra dal loro nascondiglio nello stato meridionale birmano di Mon. "Abbiamo bisogno di un grande aiuto da parte della comunita’ internazionale, ma non ci arrenderemo" - affermano Myint Htoo Aung e la signora (...)

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> MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A FIANCO DEI MONACI BUDDISTI IN TESTA AL MOVIMENTO DI DEMOCRATIZZAZIONE E DELLA VOLONTA’ DI PACE E DI DIALOGO DI AUNG SAN SUU KYI - In programma uno sciopero generale.

lunedì 1 ottobre 2007


-  L’emissario delle Nazioni Unite è già tornato a Naypydaw, la capitale
-  L’opposizione si sta riorganizzando: in programma uno sciopero generale

-  Birmania, l’inviato dell’Onu Gambari
-  incontrerà domani il generale Than Shwe
*

RANGOON - L’inviato speciale delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari, incontrerà domani il generale Than Shwe, capo della giunta militare birmana. Lo hanno annunciato fonti del regime. Gambari è già tornato a Naypyidaw, il villaggio nella giungla che l’esercito ha voluto come nuova capitale dal 2005. Ieri l’emissario dell’Onu aveva avuto un colloquio di poco più di un’ora a Rangoon con la leader dell’opposizione e premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi.

Intanto l’opposizione birmana non si piega e risponde alla sanguinosa repressione della giunta militare con lo sciopero generale. E, dalla ’zona libera’ Karen, ai confini con la Thailandia, si muove l’esercito formato dall’alleanza tra le etnie shan, karen, mon e karenny.

A riferirlo all’agenzia Agi è Cecilia Brighi, responsabile della Cisl per i rapporti con le istituzioni internazionali e con i Paesi asiatici. "Il sindacato birmano ha lanciato una mobilitazione generale per paralizzare formalmente il Paese - ha raccontato la rappresentante sindacale - a Rangoon (che la giunta ha ribattezzato Yangon), nella zona di Insein, 2.000 persone stanno già manifestando e altre 1.500 si sono radunate nell’area dei centri commerciali".

Ieri non ci sono state manifestazioni: i monaci, anima della protesta dei giorni scorsi, sono confinati nei monasteri e la repressione scatenata dai militari ha stroncato il movimento. Dalle testimonianze che riescono a sfuggire alle maglie della censura si apprende di centinaia di arresti e di pestaggi da parte dell’esercito nei monasteri.

* la Repubblica, 1 ottobre 2007.


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