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Pianeta TERRA e UmaNITA’. Per il dialogo, quello vero.....

MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A FIANCO DEI MONACI BUDDISTI IN TESTA AL MOVIMENTO DI DEMOCRATIZZAZIONE E DELLA VOLONTA’ DI PACE E DI DIALOGO DI AUNG SAN SUU KYI. Si prepara condanna ONU - a cura di pfls

sabato 6 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
MYANMAR: ATTIVISTI PER DEMOCRAZIA AL TIMES, COMBATTEREMO FINO ALLA MORTE
Londra, 6 ott. - (Adnkronos) - "Combatteremo fino alla nostra o alla loro morte". E’ questo il grido, disperato e determinato, lanciato da due attivisti birmani per la democrazia, che hanno contattato il Times di Londra dal loro nascondiglio nello stato meridionale birmano di Mon. "Abbiamo bisogno di un grande aiuto da parte della comunita’ internazionale, ma non ci arrenderemo" - affermano Myint Htoo Aung e la signora (...)

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> MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A FIANCO DEI MONACI BUDDISTI IN TESTA AL MOVIMENTO DI DEMOCRATIZZAZIONE E DELLA VOLONTA’ DI PACE E DI DIALOGO DI AUNG SAN SUU KYI - a cura di pfls

martedì 2 ottobre 2007

ANSA» 2007-10-02 11:39

BIRMANIA, INVIATO ONU INCONTRA DI NUOVO SAN SUU KYI

RANGOON - L’inviato speciale dell’Onu in Birmania, Ibrahim Gambari, ha incontrato di nuovo la dissidente storica e Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi. Lo rivelano fonti birmane.

CAPO GIUNTA MILITARE RICEVE INVIATO ONU - Il capo della giunta militare birmana generale Than Swe ha ricevuto oggi l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari. Lo ha annunciato un responsabile del ministero dell’Informazione. L’incontro e’ avvenuto nella nuova capitale della Birmania, Naypydaw.

GIUNTA RIDUCE COPRIFUOCO NOTTURNO DI DUE ORE - La giunta militare al potere in Birmania ha annunciato oggi una riduzione di due ore del coprifuoco notturno imposto in questi giorni in seguito alle grandi manifestazioni dell’opposizione. Altoparlanti montati su camion girano per Rangoon annunciando che il coprifuoco d’ora in poi sarà in vigore dalle 22.00 alle 04:00, anziché dalle 21:00 alle 05:00.

BIRMANIA: ONU,MINISTRO ESTERI ACCUSA ’OPPORTUNISTI POLITICI’ - Il ministro degli Affari Esteri birmano, U Nyan Win, in un discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha accusato ’’opportunisti politici’’ appoggiati da ’’paesi forti’’ di essere i responsabili della repressione subita la settimana scorsa dai manifestanti nel suo paese. U Nyan Win ha avvertito la comunita’ internazionale ad astenersi dall’imporre sanzioni che non farebbero altro che gettare benzina sul fuoco.

ALMENO 30 MORTI E 1.400 ARRESTI, DICE AUSTRALIA - Secondo il governo australiano, sono almeno 30 le persone uccise e altre 1.400 quelle arrestate nella repressione militare delle manifestazioni per la democrazia dei giorni scorsi in Birmania. Lo ha detto oggi alla radio australiana Abc il ministro degli esteri, Alexander Downer, che ha definito ’’una vera esagerazione per difetto’’ il bilancio ufficiale di 10 morti. ’’Pensiamo che il numero sia sostanzialmente superiore. Possono essere multipli di 10 o anche di piu’’, ha dichiarato. Il ministro ha espresso fiducia che la Cina, che e’ l’alleato piu’ vicino dei generali che comandano in Birmania, si adoperi per calmare la situazione. ’’Ma naturalmente nessuno puo’ sapere fino a che punto i cinesi possano influenzare la situazione’’, ha aggiunto Downer.

AUSTRALIA RESPINGE NOMINA AMBASCIATORE - L’Australia si è posta in prima linea nella guerra diplomatica contro il regime militare in Birmania, respingendo la nomina di un generale dell’esercito come nuovo ambasciatore a Canberra. Al tempo della sua nomina alcuni mesi fa, il brigadiere generale Thura U Thet Oo Maung serviva nel comando dell’esercito, e in precedenza è stato responsabile militare degli stati di Shan e Karen, teatro di una dura repressione di etnie indipendentiste.

"Abbiamo messo in chiaro con i birmani che in nessuna circostanza accetteremmo come ambasciatore un esponente del loro regime militare", ha dichiarato il ministro degli Esteri Alexander Downer. Ha quindi osservato che un simile rifiuto è estremamente raro nella prassi diplomatica, ma Canberra vuole sottolineare che la repressione dei manifestanti pro democrazia "é un comportamento inaccettabile". La settimana scorsa il dipartimento degli Esteri ha convocato l’ambasciatore reggente della Birmania a Canberra, per protestare contro la repressione militare a Rangoon. L’Australia ha anche imposto restrizioni finanziarie e di visto a personaggi del regime, e ha ottenuto dai paesi dell’Associazione delle nazioni del sud est asiatico (Asean), di cui Birmania è membro, una dura presa di posizione verso la giunta militare. Resta esclusa però l’adozione di sanzioni economiche, dato che i rapporti commerciali fra i due paesi sono minimi. Intanto a Sydney un gruppo di esuli birmani ha iniziato uno sciopero della fame davanti ai locali uffici delle Nazioni unite. I manifestanti chiedono di presentare una petizione a funzionari dell’Onu, e distribuiscono al pubblico copie di lettere che descrivono la situazione in Birmania.


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