Libero l’americano che ha fatto condannare San Suu Kyi*
E’ stato lui con la sua improvvida decisione di incontrare San Suu Kyi a provocarle il dolore di una nuova condanna a 18 mesi di arresti domiciliari. Ora è libero e lascia la Birmania. L’aereo con a bordo John Yettaw è partito alla volta di Bangkok. Lo ha annunciato un responsabile governativo birmano.
Yettaw era stato condannato martedì scorso a sette anni di lavori forzati. La sua rapida liberazione è stata ottenuta dal senatore statunitense Jim Webb, che ieri ha incontrato il capo della giunta militare al potere in Birmania Than Shwe, e che ha avuto anche occasione di un incontro con San Suu Kyi. Un fatto assolutamente inedito. All’inizio di luglio la giunta militare avceva rifiutato al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon un colloquio con la leader dell’opposizione birmana.
Webb ha definito l’incontro «un’opportunità, per me, di esprimere il mio profondo rispetto ad Aung San Suu Kyi per i sacrifici che ha fatto in nome della democrazia nel mondo». Il senatore, fautore di un approccio più «costruttivo» verso il regime birmano data la scarsa efficacia delle sanzioni economiche, si è detto «grato» per l’esaudimento delle sue richieste, auspicando che ciò possa portare le due parti a «porre le fondamenta» per costruire una maggiore fiducia e disponibilità reciproca.
* l’Unità, 16 agosto 2009