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Pianeta TERRA e UmaNITA’. Per il dialogo, quello vero.....

MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE A FIANCO DEI MONACI BUDDISTI IN TESTA AL MOVIMENTO DI DEMOCRATIZZAZIONE E DELLA VOLONTA’ DI PACE E DI DIALOGO DI AUNG SAN SUU KYI. Si prepara condanna ONU - a cura di pfls

sabato 6 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
MYANMAR: ATTIVISTI PER DEMOCRAZIA AL TIMES, COMBATTEREMO FINO ALLA MORTE
Londra, 6 ott. - (Adnkronos) - "Combatteremo fino alla nostra o alla loro morte". E’ questo il grido, disperato e determinato, lanciato da due attivisti birmani per la democrazia, che hanno contattato il Times di Londra dal loro nascondiglio nello stato meridionale birmano di Mon. "Abbiamo bisogno di un grande aiuto da parte della comunita’ internazionale, ma non ci arrenderemo" - affermano Myint Htoo Aung e la signora (...)

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> MYANMAR, EX BIRMANIA. YANGON. I MILITARI ATTACCANO. MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE ---- Manifestazioni di solidarietà al Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, e a tutti i prigionieri politici detenuti in Birmania si sono svolte in 12 città del mondo. È il 12esimo anno di detenzione della leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi. Per l’occasione, le sei donne premiate con il Nobel per la pace - Jody Williams, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Rigoberta Menchu Tum, Betty Williams e Mairead Corrigan Maguire - hanno lanciato un appello per la sua liberazione. Anche Amnesty International lancia l’appello: «Le autorità del Myanmar (Birmania) devono rilasciare immediatamente tutti i prigionieri di coscienza».

mercoledì 24 ottobre 2007

Aung San Suu Kyi, manifestazioni nel mondo *

Manifestazioni di solidarietà al Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, e a tutti i prigionieri politici detenuti in Birmania si sono svolte in 12 città del mondo. È il 12esimo anno di detenzione della leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi. Per l’occasione, le sei donne premiate con il Nobel per la pace - Jody Williams, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Rigoberta Menchu Tum, Betty Williams e Mairead Corrigan Maguire - hanno lanciato un appello per la sua liberazione. Anche Amnesty International lancia l’appello: «Le autorità del Myanmar (Birmania) devono rilasciare immediatamente tutti i prigionieri di coscienza».

Le proteste si sono tenute davanti alle ambasciate cinesi di Londra, Parigi, Berlino, Dublino, Vienna, Sydney, Washington, Toronto, New York, Brasilia, Bangkok e Città del Capo. Gli organizzatori avevano chiesto ai partecipare di indossare una maschera con il volto di Suu Kyi e abiti bianchi come quelli dei prigionieri politici birmani.

Intanto, in Cina è giunto l’inviato delle Nazioni Unite Ibrahim Gambari, in missione diplomatica nella regione per ottenere l’appoggio dei Paesi vicini alla Birmania al processo di riconciliazione promosso dalle Nazioni Unite tra la giunta militare al potere dal 1962 e l’opposizione democratica.

Un mese fa i monaci buddisti sono scesi in piazza per protestare contro l’aumento dei prezzi e per chiedere l’avvio di un processo di riconciliazione. La giunta militare birmana ha risposto con la violenza, uccidendo 10 persone e arrestandone un altro migliaio, stando alle cifre ufficiali. Però secondo attendibili fonti dell’opposizione democratica, quelle governative di paesi terzi, e molti dissidenti, il bilancio sarebbe molto più pesante. Secondo la Bbc circa 10mila persone, tra cui molti bonzi, sono state arrestate dalle forze militari capeggiate dal generale Than Shwe e altre centinaia sono state uccise.

* l’Unità, Pubblicato il: 24.10.07. Modificato il: 24.10.07 alle ore 17.41


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