Intanto l’Unione europea boccia la nostra scuola nonostante i recenti progressi *
Dopo quella dell’Ocse, per la scuola italiana arriva una nuova bocciatura, questa volta dalla Commissione Europea. Nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi cinque anni, la scuola italiana resta infatti al di sotto della media comunitaria, se si guardano gli indicatori chiave prescelti nel quadro della strategia di Lisbona per il rilancio della competitività.
È quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla Commissione Europea, anche su internet, nel quale spiccano, oltre ai buoni risultati dei paesi del nord Europa, anche quelli dei nuovi paesi dell’est europeo.
L’Italia resta sotto la media per il tasso di abbandono tra i 18 ed i 24 anni, che è tuttavia sceso dal 25,3% nel 2000 al 20,8% nel 2006. La media UE era rispettivamente del 17,6 e del 15,3%. Obiettivo fissato dalla strategia di Lisbona all’orizzonte 2010: 10%. Scarsi invece gli investimenti in risorse umane, che sono saliti soltanto dal 4,47 al 4,59% del Pil contro una media Ue aumentata dal 4,7 al 5,1%.
* l’Unità, Pubblicato il: 03.10.07, Modificato il: 03.10.07 alle ore 17.53