LA POLEMICA
"Non ho soldi, li boccio tutti?"
Un preside scatena la protesta
La lettera del dirigente di un liceo romano alla Gelmini: "Niente fondi per i corsi di recupero". Esplode un problema causato dai tagli e che sta mettendo in crisi moltissime scuole. Nel 2008 vennero stanziati 95 milioni per 735mila studenti
di SALVO INTRAVAIA *
Sei politico a tutti gli studenti per mancanza di fondi per i corsi di recupero. O tutti bocciati. Il preside del liceo scientifico Keplero di Roma scrive una lettera aperta al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, prospettando queste due ipotesi. Un modo per scatenare una protesta e far emergere il disagio comune a moltissime scuole dopo i tagli della Gelmini. Ma ce ne sarebbe una terza, che il dirigente scolastico esclude: fare pagare alle famiglie i corsi estivi. Come accadrà a all’istituto Fermi di Verona che farà pagare 100 euro per ogni corso di recupero di 15 ore.
LEGGI LA STORIA 1 **
"La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente - scrive il preside Antonio Panaccione - con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere. A giugno prossimo - prosegue nella missiva inviata all’inquilino di viale Trastevere - saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale e all’ammissione delle classi quinte agli esami di Stato 2009/10".
Nel 2008 per i corsi di recupero furono stanziati 95 milioni, che nel 2007 - quando l’allora ministro Fioroni ripristinò le "rimandature" a settembre - ammontavano a 210 milioni. Ora, con un unico finanziamento complessivo per diverse attività i fondi sono drasticamente calati e le scuole non sanno che pesci prendere. Negli ultimi due anni la quota di ragazzi "rimandati" a settembre in una o più discipline è stata vicina al 29 per cento, pari a circa 735 mila studenti alle prese con le lezioni estive.
* la Repubblica, 29 aprile 2010
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"Bocciare tutti o regalare 6 politici"
Il dilemma del Keplero spiegato alla Gelmini
Lettera aperta del preside dell’istituto romano al ministro dell’Istruzione
Mancano i fondi per i corsi di recupero, a rischio la credibilità della scuola pubblica
I soldi per i corsi di recupero mancano e si aprono due possibilità per la fine di quest’anno scolastico: "bocciare tutti o regalare tantissimi sei politici". Questo l’allarme lanciato dal preside di un liceo scientifico statale romano, il Keplero, in una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.
"La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere - scrive il preside Antonio Panaccione -. A giugno prossimo saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale e all’ammissione delle classi quinte agli esami di Stato 2009-10. Ci troveremo, così, di fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto la sufficienza in ogni materia e i Consigli di Classe avranno allora solamente due possibilità, entrambe assurde: bocciare tutti o regalare tantissimi ’6 politici’, soluzioni che distruggerebbero la credibilità della scuola, portando così nuova linfa alle scuole private".
Il preside del liceo Keplero, lo stesso dove sono state installate, primo istituto a Roma, le macchinette per la distribuzione automatica dei condom, ha osservato anche che "per fare i corsi integrativi di recupero, tanto necessari per i più deboli e svantaggiati - aggiunge il preside -, ci vorrebbero almeno quei finanziamenti certi, tempestivi e mirati dello Stato previsti dal decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 (art. 10 sul capitolo 1287) già elargiti nel 2008 e 2009, ora invece eliminati o peggio girati alle scuole private".
* la Repubblica, 29 aprile 2010