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USCIRE DALLA PREISTORIA, E DALLA "COSMOTEANDRIA"! In principio era il Logos ("Deus charitas") - non il "Logo" ("Deus caritas est": Benedetto XVI, 2006) dell’Imperatore cattolico-romano!!!

IL GRANDE PERICOLO E’ IL MONOTEISMO. RAIMON PANIKKAR DENUNCIA LA DIMENSIONE PREISTORICA DEL DISCORSO SULLA "VERITA’ ASSOLUTA" E SUL "DIO" DELLE GERARCHIE DELLE RELIGIONI RIVELATE - a partire dalla gerarchia della chiesa cattolico-romana. Una segnalazione di don Aldo Antonelli - a cura di Federico La Sala

giovedì 11 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il grande pericolo, e qui non vorrei scandalizzare nessuno, è il monotei­smo. Il monoteismo pensa che Dio è la Verità, perché il monoteismo pensa un Dio isolato, un Dio solo. Non è così in tutti i monoteismi, la questione è molto complessa, ma vi è questo co­stante pericolo: benché io non possie­da la Verità, c’è un Dio che la possiede e questo Dio ce l’ha rivelata. Non mi convince il monoteismo. Penso che il monoteismo non sia cristiano, perché il cristianesimo crede nella Trinità (...)

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> IL GRANDE PERICOLO E’ IL MONOTEISMO. ---- Morto il sacerdote filosofo Panikkar. Un ponte tra la cultura occidentale cristiana e quella indiana induista e buddista.

venerdì 27 agosto 2010

UN pensatore fuori dagli schemi convenzionali

Morto il sacerdote filosofo Panikkar

Un ponte tra la cultura occidentale cristiana e quella indiana induista e buddista

«Sono partito cristiano, mi sono scoperto hindù e ritorno buddhista, senza cessare per questo di essere cristiano». Questa la frase che apre il sito internet di Raimon Panikkar, il filosofo sacerdote deceduto il 26 agosto in Spagna all’eta di 91 anni. Panikkar era nato il 3 novembre 1918 a Barcellona da padre indiano induista e da madre catalana cattolica. Panikkar non era un pensatore convenzionale e ha infranto molti schemi, convenzioni e pregiudizi.

PENSIERO - Secondo Panikkar il pellegrinaggio dev’essere considerato simbolo della vita e non come la vita stessa, perché il pellegrinaggio deve essere non solo esteriore, ma anche interiore. Il suo pensiero propone una visione dell’armonia, della concordia, che vuole scoprire «l’invariante umano» senza distruggere le diversità culturali che mirano tutte alla realizzazione della persona in continuo processo di creazione e di ricreazione. Il filosofo considerava il dialogo è importante, ma non come puramente meccanico o informativo, bensì quello che lui chiamava «dialogo dialogico» che porta a riconoscere le differenze ma anche quanto si ha in comune, che spinge alla fine a una mutua fecondazione. In particolare il dialogo religioso nel quale si cerca la collaborazione dell’altro per la mutua realizzazione, dal momento che la saggezza consiste nel sapere ascoltare.

ATTIVITÀ - Fu ordinato sacerdote nel 1946 anno in cui conseguì il dottorato in filosofia; nel 1958 ottenne la laurea in scienze all’Università di Madrid e nel 1961 la laurea in teologia all’Università Laterana di Roma. È vissuto in India, a Roma (dove è stato libero docente dell’Università), e negli Stati Uniti. Nel 1966 fu chiamato ad Harvard in qualità di visiting professor e per tutto il periodo dal 1966 al 1987 alternò la sua docenza negli Usa per un semestre con la sua ricerca in India.

Dal 1971 al 1987 ha coperto la cattedra di filosofia comparata delle religioni all’Università di California, a Santa Barbara, di cui era professore emerito. Nel 1987 è tornato in Catalogna dove ha continuato a tenere corsi, seminari e incontri su temi filosofici, religiosi, culturali e di approfondimento delle diverse tradizioni dell’umanità. Ha pubblicato una cinquantina di libri, per la maggior parte in catalano, castigliano italiano e inglese, e tradotti in varie lingue.

A sua volta, nel corso di circa dieci anni, ha tradotto un’antologia di mille pagine dei testi dei Veda. Panikkar ha tenuto corsi nelle università di tutto il mondo e conferenze prestigiose. Ha collaborato al progetto dell’opera Classics of Western Spirituality che ha pubblicato sino ad oggi 76 volumi e all’opera Western Spirituality, che consta di 25 volumi, i cui tre ultimi sono sotto la sua direzione. Era fondatore e direttore del Center for Cross-Cultural Religious Studies di Santa Barbara in California) e di Vivarium, Centre d’Estudis Intercultural di Tavertet in Catalogna.

-  Redazione online

* Corriere della Sera, 27 agosto 2010


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