I giudici: «Si può staccare la spina di Eluana» *
L’alimentazione forzata che tiene in vita Eluana Englaro, la giovane in coma da sedici anni, può essere interrotta. La Corte d’Appello di Milano, infatti, non ha accolto la richiesta della Procura che aveva chiesto di sospendere l’autorizzazione a mettere fine alle cure forzate su Eluana. Insomma, Beppino Englaro, suo padre, può decidere di mettere la parola fine al coma irreversibile che da una vita non fa aprire gli occhi di sua figlia. Nonostante tutto, Beppino però ha ancora la forza di non fare scelte affrettate. E ha deciso che aspetterà comunque che sul caso di sua figlia, ci sia il pronunciamento definitivo della Corte di Cassazione, in programma per il prossimo 11 novembre.
L’autorizzazione a sospendere l’alimentazione forzata, la stessa Corte d’Appello di Milano, l’aveva data già mesi fa. Ma subito dopo, la Procura del capoluogo lombardo, aveva chiesto che fosse sospesa. E il caso è finito in Cassazione. Per questo la richiesta di sospensione dell’esecutività del provvedimento con cui si autorizzava l’ interruzione all’alimentazione per Eluana, come ha spiegato l’avvocato Franca Alessio, curatrice speciale della donna, «non è stata rigettata né congelata. Abbiamo concordato anche con il Pg - spiega - che non era il caso di insistere in quanto con la fissazione dell’udienza in Cassazione non ci sono più le esigenze di urgenza».
Comunque, Beppino Englaro si dice soddisfatto: «Tutto sta andando come deve andare, cioè nella direzione giusta - ha detto - ci sono princìpi di diritto molto chiari al fine di rispettare le persone».
* l’Unità, Pubblicato il: 08.10.08, Modificato il: 08.10.08 alle ore 15.51