Polonia, vincono i liberali, sconfitti i Kaczynski
Piattaforma Civica trionfa. Così titolano i principali quotidiani polacchi all’indomani del voto, dopo la lunga notte elettorale che ha consacrato i liberali appunto, primo partito del Paese, staccando di quasi dieci punti la formazione dei "gemelli" Kaczynski, Diritto e Giustizia. Una rivincita, clamorosa e assolutamente inaspettata nelle proprorzioni, che ripaga la doppia sconfitta alle legislative e alle presidenziali del 2005.
A pesare sul «trionfo» dei liberali, l’affluenza record (55,3%), conseguenza di una campagna elettorale focalizzata intorno alla figura del premier Jaroslaw Kaczynski, trasformando il voto in una sorta di referendum su di lui. Un plebiscito che il gemello ha perduto.
La Piattaforma Civica, il partito guidato dal liberale Donald Tusk ha infatti conquistato il 41,6 per cento dei voti e 208 dei 460 seggi del Parlamento polacco. Lo rende noto lunedì mattina la commissione elettorale quando è stato scrutinato il 91 per cento delle schede. Il moderato Partito dei contadini, futuro partner della coalizione di governo, ha conquistato l’8,8 per cento dei voti (pari a 35 seggi).
I risultati ufficiali parziali stanno dunque confermando il trionfo del Partito liberale ed europeista di Donald Tusk e la sconfitta del conservatore Legge e giustizia del premier Jaroslaw Kaczynski, il partito al potere puntello anche del fratello Lech.
Nel Parlamento di Varsavia entreranno anche il partito Sinistra e Democrazia dell’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski; mentre spariscono i partiti più radicali del panorama politico, protagonisti di numerosi scandali nel corso dell’ultima legislatura, l’ultra-cattolica Lega delle famiglie polacche e i populisti di Autodifesa.
* l’Unità, Pubblicato il: 22.10.07, Modificato il: 22.10.07 alle ore 17.18