Eu-ropa, Eu-angelo ....

POLONIA. ELEZIONI: TRIONFO DI DONALD TUSK. CROLLO TOTALE DEL PARTITO DEI GEMELLI KACZYNSKI. KAROL J. WOJTYLA HA VINTO ANCORA!!! W o ITALY !!! - a cura di pfls

Per l’ex presidente polacco Walesa, dopo il successo dell’opposizione e’ necessario ’riparare i danni creati dal governo di Kaczynski’.
mercoledì 24 ottobre 2007.
 
[...] "Donald Tusk, Donald Tusk" hanno scandito a lungo con cori da stadio le centinaia di sostenitori del leader liberale che - in un intervento a caldo - ha ringraziato tutti quelli che gli hanno dato fiducia. "E’ stata la notte più bella della mia vita", ha detto. "Oggi sono l’uomo più felice del mondo". Tusk ha invitato al tempo stesso alla riconciliazione dopo le divisioni provocate fra i polacchi dai due anni di governo dei gemelli Kaczynski, e ha riproposto una frase pronunciata da Lech Walesa dopo gli accordi di Danzica che nel 1980 segnarono la nascita del sindacato libero Solidarnosc: "E’ stata una lotta, l’abbiamo vinta ma a partire da domani bisogna mettersi al lavoro" [...]

VOTO POLONIA: PLEBISCITO PER OPPOSIZIONE, ADDIO KACZYNSKI *

VIENNA - Le elezioni politiche anticipate di ieri in Polonia si sono chiuse con un plebiscito a favore dell’opposizione liberale, Piattaforma Civica (Po) dello sfidante Donald Tusk, e con una debacle per il partito dei gemelli Kaczynski, Diritto e Giustizia (Pis) guidato dal premier Jaroslaw, che dovrà pertanto ora, dopo due anni al potere, sgombrare il campo. Eccezionale anche l’affluenza elettorale che con il 55,3% ha fatto registrare il livello più alto dalla fine del comunismo in Polonia nel 1989.

Dopo un rinvio dopo l’altro della chiusura dei seggi, i primi exit poll e i primi risultati indicato una vittoria netta del Po con il 43,6% contro il 31,1% del Pis. Finora altri due pariti hanno superato lo scoglio del 5% ed entrano in Parlamento: Sinistra e democratici (Lid) dell’ex presidente Kwasniewski, col 12,6% e il Partito dei contadini (Psp) con l’8,3%. Tutti i sondaggi davano il principale partito di opposizione in forte vantaggio, fino a 17 punti di scarto, sul Pis ma fino all’ultimo, data la mappa geografica e sociologica del paese, non c’era certezza sulla loro reale attendibilità.

Dopo due anni di governo fortemente nazionalista, antieuropeo e vieppiù, secondo molti commentatori, autoritario, i gemelli Kaczynski hanno subito un colpo fatale che potrebbe significare la loro fine politica. In questi due anni la Polonia è spiccata in Europa per essere il peggiore piantagrane dei 27 e perseguire i suoi interessi senza guardare in faccia nessuno. E anche per spiccata fedeltà agli Stati Uniti, dal sostegno alle missioni militari in Afghanistan e in Iraq, all’ assenso al progetto dello scudo spaziale che prevede l’installazione sul territorio polacco di una base di dieci intercettori antimissile. Fra le sue dieci priorità in caso di vittoria Tusk ha annunciato invece un ritiro sollecito dei soldati polacchi dall’Iraq.

Se i dati saranno confermati Tusk non dovrebbe avere problemi a dare vita a un governo stabile e trovare alleati. Resterebbe comunque sempre la minaccia, già ventilata dai gemelli alla vigilia del voto, di una raffica di veti del presidente Lech Kaczynski alle leggi del nuovo governo. In campagna elettorale Tusk faceva capire di preferire un’alleanza col partito moderato dei contadini Psl. La campagna elettorale é stata durissima e senza esclusione di colpi. Il Pis ha picchiato sulla lotta alla corruzione e l’epurazione delle scorie del comunismo ricorrendo anche a metodi dubbi come il ricorso ai servizi segreti per discreditare avversari politici, e alleati divenuti scomodi. Il Po ha puntato invece su un programma di accelerazione delle riforme economiche e promettendo un ’miracolo economico’.

Le elezioni nel principale paese post comunista fra i nuovi membri esteuropei dell’Ue si erano rese necessarie dopo una crisi di governo durata mesi e culminata nella fuoriuscita ad agosto dalla coalizione dei due alleati del Pis - la Lega delle famiglie polacche (Lpr) e Samobroona (Autodifesa) - con conseguente perdita della maggioranza del governo in parlamento. L’affluenza è stata più alta che alle precedenti legislative del 2005, quelle vinte dai gemelli, quando raggiunse il minimo storico del 40,5%. Due anni fa il Pis aveva vinto con il 33,7% dei voti. I seggi si erano aperti ieri mattina alle 06:00 e dovevano chiudersi alle 20:00. Disguidi e pasticci a causa, pare,dell’ imprevista alta affluenza e alto numero di schede, hanno causato massicci ritardi e fatto prolungare il silenzio elettorale imposto dalle autorità fino alle 22:55. I risultati finali definitivi si conosceranno oggi o domani.

LA LUNGA NOTTE DEL TRIONFO DI TUSK

(dell’inviato Franco Quintano)

VARSAVIA - La Polonia ha vissuto un’incredibile notte elettorale, con il trionfo del leader dell’opposizione liberale Donald Tusk annunciato con tre ore di ritardo sul previsto a causa di disguidi e inconvenienti che hanno ritardato la chiusura dei seggi in molte località compresa la capitale Varsavia.

Già nella mattinata di ieri la commissione elettorale aveva annunciato che i primi exit poll sarebbero stati diffusi non alle 20, subito dopo la chiusura dei seggi, ma venti minuti più tardi per via di difficoltà tecniche che avevano ritardato l’apertura di alcuni seggi a Pila (nordovest) e Plock (centro). In serata, il ritardo era stato era stato poi via via prolungato man mano che giungevano notizie di ulteriori difficoltà ai seggi, compresa la scarsità di schede elettorali legata all’affluenza molto più alta del previsto. L’ultimo annuncio aveva indicato le 22:55 per la diffusione dei primi exit poll, e per fortuna non ci sono stati altri rinvii. Al quartier generale di Tusk, leader di Piattaforma Civica (PO) - vincitrice con oltre il 43% dei voti rispetto a circa il 31% andato al PiS ((Diritto e Giustizia) del premier conservatore Jaroslaw Kaczynski - l’atmosfera era già da ore incandescente quando cinque minuti prima delle 23 sugli schermi sono apparsi i dati degli exit poll.

"Donald Tusk, Donald Tusk" hanno scandito a lungo con cori da stadio le centinaia di sostenitori del leader liberale che - in un intervento a caldo - ha ringraziato tutti quelli che gli hanno dato fiducia. "E’ stata la notte più bella della mia vita", ha detto. "Oggi sono l’uomo più felice del mondo". Tusk ha invitato al tempo stesso alla riconciliazione dopo le divisioni provocate fra i polacchi dai due anni di governo dei gemelli Kaczynski, e ha riproposto una frase pronunciata da Lech Walesa dopo gli accordi di Danzica che nel 1980 segnarono la nascita del sindacato libero Solidarnosc: "E’ stata una lotta, l’abbiamo vinta ma a partire da domani bisogna mettersi al lavoro".

Ben diversa l’atmosfera al quartier generale del partito di Kaczynski, con i sostenitori del premier rimasti ammutoliti alla vista degli exit poll. Qualcuno ha applaudito lo stesso, ma la cocente delusione di chi sperava in un nuovo successo sul filo di lana, come avvenuto due anni fa, era evidente. Kaczynski si è congratulato con Tusk, ma ha avvertito che d’ora in poi il suo partito farà un’opposizione molto dura in Parlamento, chiedendo conto a Piattaforma Civica di tutte le promesse fatte, in particolare quella di realizzare un miracolo economico nel Paese. La festa del popolo di Donald Tusk è continuata in locali e club della capitale, non però per le strade cittadine. A differenza dell’Italia e di altri paesi mediterranei infatti, in Polonia i raduni elettorali si tengono per lo più al chiuso, sopratutto se il periodo è quello autunnale o peggio invernale, quando - nonostante il sole splendente di ieri - la temperatura non invita certo a stare all’aperto.

* Ansa» 2007-10-22 03:29


Sul tema, nel sito, si cfr.:

Indietro non si torna.... Un omaggio a Wojtyla, un campione "olimpionico" grandissimo!!!

L’Amore ("Charitas") e la nascita della democrazia dei moderni.

LA POLONIA E L’OMOFOBIA. I GEMELLI KACZYNSKI....


-  Polonia: Walesa, riparare i danni
-  I partiti adottino misure perche’ tutto cio’ non si ripeta
*

(ANSA)-VARSAVIA, 22 OTT - Per l’ex presidente polacco Walesa, dopo il successo dell’opposizione e’ necessario ’riparare i danni creati dal governo di Kaczynski’. ’Ora ci vuole un accordo sopra le parti. Tutti i partiti, anche i comunisti, dovrebbero sedersi a un tavolo e, sulla base delle deficienze palesate dal governo Kaczynski, valutare la situazione e adottare misure perche’ tutto cio’ non si ripeta’, ha detto Walesa in un’intervista oggi alla radio privata Tok Fm.

* Ansa» 2007-10-22 13:12


Rispondere all'articolo

Forum