IL COORDINATORE DI FORZA ITALIA CONTRO IL PREMIER: CONTROVERSIA «IMMOTIVATA»
Biagi, polemiche sull’«editto bulgaro»
Prodi: Enzo considerò l’attacco di Berlusconi come «un attentato alla libertà».
Bondi: «Polemica artefatta»
VIDEO - Berlusconi a Sofia: «Uso criminoso della tv»
ROMA - L’editto bulgaro di Silvio Berlusconi? Enzo Biagi lo considerò «un attentato alla libertà». Nel giorno della scomparsa del grande giornalista il premier Romano Prodi, ospite di «28 minuti» su Radiodue, ricorda la telefonata che ebbe con Biagi dopo che l’allora premier Berlusconi attaccò da Sofia il giornalista scomparso assieme a Michele Santoro ed Daniele Luttazzi, determinando l’allontanamento dei tre dalla Rai. Il presidente del Consiglio, all’epoca al vertice della Commissione europea, ricorda quei momenti: «Non ci incontrammo, ci sentimmo per telefono. Dominava lo sdegno. La arrabbiatura, che lui non nascondeva, era molto forte, e il senso di tutta la vicenda era la considerazione che era venuta meno una delle libertà fondamentali del Paese. Questo fu il contenuto di quella telefonata. Lo considerava un attentato alla libertà - prosegue Prodi - e si chiedeva quante altre voci potranno essere messe a tacere, se un cronista viene eliminato con questa facilità».
«LIBERTA’ ASSOLUTA» - Biagi, ha proseguito Prodi, era una persona di «una libertà assoluta. Non te le mandava certo a dire - sottolinea il premier - era un persona di una tale comunicatività che non teneva niente dentro di sè: te lo buttava addosso in un modo straordinario». Il premier ha anche ricordato la «curiosità impressionante» infinita del giornalista su tutti i temi, dalla politica a quello che succedeva ogni giorno e il senso dell’ironia che lo portava a scherzare e a prendere in giro il suo interlocutore. Ma alla fine, ha raccontato Prodi ha «sentito molto il senso della morte. Era quasi come se attendesse questo momento». Eppure era un uomo sereno, convinto di essere stato «privilegiato» e attivissimo: dopo uno dei numerosi interventi per i problemi cardiaci, fece lunghi viaggi: «andò e tornò dall’Argentina in due giorni, e io gli dissi, tu sei matto».
«POLEMICA ARTEFATTA» - Dura la replica del coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, alle parole del premier. «Mai avrei pensato che il presidente del Consiglio potesse suscitare una polemica artefatta e immotivata il giorno stesso della morte di Enzo Biagi» ha detto il coordinatore di Forza Italia, polemico con il presidente del Consiglio che ha rievocato come Enzo Biagi reagì al cosiddetto «editto bulgaro» di Silvio Berlusconi.
* Corriere della Sera, 06 novembre 2007