Berlusconi presenta il suo nuovo partito
"Aperti al dialogo su riforme e legge elettorale"
ROMA - Conferenza stampa di Silvio Berlusconi a Roma. Che dopo l’annuncio di ieri sullo scioglimento di Forza Italia dentro un nuova formazione spiega che il nuovo partito si chiamerà "Popolo della libertà" o "Partito della libertà". Poi ribadisce la sua intenzione di dare vita ad un soggetto che nasca dal basso, senza "politici politicanti", e l’apertura sulle riforme.
Nel merito, l’ex premier sottolinea che la sua forza aprirà un dialogo con il centrosinistra per una nuova legge elettorale che dovrà essere "non machiavellica, perché noi vogliamo un sistema proporzionale puro con sbarramento". Anche perché oggi in Italia, secondo il leader zzurro, "con queste forze politiche, con queste individualità, il bipolarismo non è più possibile".
Ma attenzione. Il capo di Forza Italia dice che il dialogo sulle riforme è possibile solo se poi si torna alle urne. "Si possono fare anche con questo governo, a patto che poi si vada a votare".
Si tratta, ha detto il Cavaliere tornando sulla svolta di ieri, "di una decisione sofferta in sintonia con gli italiani. E in questo partito ci saranno porte spalancate. L’unica condizione è che "non ci siano giochetti, veti e compromessi. Comuque vi ricorderete di questo giorno, perchè oggi segnerà la storia politica, e non solo, dell’Italia nei prossimi decenni".
Su Fini, poche battute e il tentativo di smorzare la tensione: "Non rispondo alle piccole polemiche del momento o a polemiche occasionali sia quando vengono dai nostri alleati che dai competitors. Dobbiamo pensare alla mobilitazione della gente che vuole un partito unito dei liberali. Spero che chi non la pensi così possa cambiare presto idea".
* la Repubblica, 19 novembre 2007.